NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna   -  Tutte le date link per partecipare da casa:    meet.google.com/yj...

lunedì 1 agosto 2022

Edipo re di Sofocle. Conclusione terza parte


 

Versi 1416-1431.

Viene annunciato Creonte che arriva "al momento opportuno". Edipo si vergogna davanti al nemico di prima, ingiustamente accusato, ma il cognato-zio esordisce dicendo che non è venuto a rinfacciargli alcunché. Tuttavia egli è il nuovo capo con tutte le responsabilità della funzione, e il cieco è un vero abominio che va allontanato dalla vista degli uomini, e anche dalla presenza del sole, della terra, della pioggia sacra,  della luce. Tenere celata tanta lordura è un atto di pietà. Nascondere le turpitudini della famiglia è un atto dovuto anche al decoro. 

Coro

v. 1416-1418:" Ma riguardo a quello che domandi, ecco qui al momento opportuno/Creonte per agire e decidere, poiché/ della terra è rimasto il solo custode al posto tuo-

ej" devon: Creonte arriva al momento opportuno per agire e consigliare come al v.84 giungeva xuvmmetro"..wJ" kluvein.

In realtà costui arriva a raffreddare e contristare; eppure, dopo la caduta di Edipo, è rimasto l'unico custode(fuvlax) che dovrebbe garantire una difesa e infondere vitalità sia alla terra sia alle donne, rimpiazzando il re precedente.

Edipo

v. 1419-1421. :"Ahimé, quale parola dunque diremo a costui?

quale credibilità giusta sarà mostrata da me? Infatti riguardo

 allo scontro di prima mi sono scoperto del tutto malvagio verso di lui".-

Edipo si vergogna per la posizione presa nei confronti del cognato-zio. Lo sviluppo dell'inchiesta infatti ha mostrato che le accuse contro Creonte(vv.385-386) erano calunniose, mentre la sua difesa (v. 583 e seguenti), inascoltata e disprezzata al punto che il tiranno lo aveva condannato a morte(v.623), era corrispondente ai fatti.

 

Creonte

vv. 1422-1423."Non come derisore, Edipo, sono venuto

né per rinfacciarti qualcosa della malvagità di prima".

- Creonte premette che non è venuto a celebrare la propria rivincita e che non rinfaccerà niente, ma le sue parole sono del tutto prive tanto di affetto quanto di comprensione e contengono echi che sanno di rinfacciamento: ojneidiw'n (participio futuro di ojneidivzw con valore finale “per rinfacciarti”) riprende i lontani e minacciosi oneidivzw (v.372), ojneidiei' tavca(v.373) e  wjneivdisa"(v.412), tutti di  Tiresia. In pratica l'ex vicetiranno è passato subito dalla parte del profeta vincitore, come fanno tanti cortigiani e portaborse  in ogni tempo .

vv. 1424-1428:"Ma se non vi vergognate più davanti alle stirpi

dei mortali, abbiate almeno pudore di mostrare scoperta

 una tale impurità  alla fiamma che nutre tutto

 di Elio signore; un fatto che la terra

né la pioggia sacra, né la luce accetteranno".

-ta; qnhtw'n..gevneqla: L'espressione ricorda nhleva de; gevneqla della parodo (v.180). Creonte parla con stile da canto corale e usa parole di sapore ieratico perché vuole farsi vedere dalla parte del sacerdote che ha vinto.-

 Il sole è indicato con una perifrasi solenne la quale vuole attribuire importanza a queste parole che costituiscono quasi un discorso della corona.-

-a[go": Edipo, lo sconfitto, diventa piaculum , la macchia schifosa che non deve mostrarsi scoperta poiché gli elementi (terra, pioggia sacra e luce) non lo accetteranno. Tra questi è sottolineato o[mbro" ijero;", “pioggia sacra” con l'aggettivo solenne, in quanto rimedio della sterilità sofferta. Creonte vede nel cosmo quella inflessibilità e spietatezza che ha coltivato nel suo carattere  e che manifesta intere nell'Antigone ; egli non ha idea dei numi che raddrizzano quali verranno supposti da Ismene nell'Edipo a Colono (v.394) ma solo di quelli che atterrano e affannano.-

 v.1429."Avanti, al più presto, conducetelo dentro il palazzo".

Edipo va tenuto nascosto come lordura; egli è sconcio e la visione di lui potrebbe gettare discredito sulla famiglia che deve continuare a regnare su Tebe, e di essa Creonte oramai si sente il capo.

vv. 1430-1431:"infatti per quelli della famiglia soltanto, vedere nei particolari/i mali della famiglia e udirli è un atto di pietà".-

eujsebw'" e[cei(con senso intransitivo): più che un precetto di morale umana e religiosa, come vorrebbe fare credere il nuovo tiranno, questa è luogo comune e regola del decoro filisteo:"i panni sporchi si lavano in casa".

 

Pesaro primo agosto 2022 ore 18, 07

p. s.

Statistiche del blog

 

Sempre1270209

Oggi194

Ieri289

Questo mese194

 

Nessun commento:

Posta un commento