Versi 1416-1431.
Viene annunciato Creonte che arriva "al momento opportuno". Edipo si vergogna davanti al nemico di prima, ingiustamente accusato, ma il cognato-zio esordisce dicendo che non è venuto a rinfacciargli alcunché. Tuttavia egli è il nuovo capo con tutte le responsabilità della funzione, e il cieco è un vero abominio che va allontanato dalla vista degli uomini, e anche dalla presenza del sole, della terra, della pioggia sacra, della luce. Tenere celata tanta lordura è un atto di pietà. Nascondere le turpitudini della famiglia è un atto dovuto anche al decoro.
Coro
v. 1416-1418:" Ma riguardo a quello che domandi, ecco qui al momento opportuno/Creonte per agire e decidere, poiché/ della terra è rimasto il solo custode al posto tuo-
ej" devon: Creonte arriva al momento opportuno per agire e consigliare come al v.84 giungeva xuvmmetro"..wJ" kluvein.
In realtà costui arriva a raffreddare e contristare; eppure, dopo la caduta di Edipo, è rimasto l'unico custode(fuvlax) che dovrebbe garantire una difesa e infondere vitalità sia alla terra sia alle donne, rimpiazzando il re precedente.
Edipo
v. 1419-1421. :"Ahimé, quale parola dunque diremo a costui?
quale credibilità giusta sarà mostrata da me? Infatti riguardo
allo scontro di prima mi sono scoperto del tutto malvagio verso di lui".-
Edipo si vergogna per la posizione presa nei confronti del cognato-zio. Lo sviluppo dell'inchiesta infatti ha mostrato che le accuse contro Creonte(vv.385-386) erano calunniose, mentre la sua difesa (v. 583 e seguenti), inascoltata e disprezzata al punto che il tiranno lo aveva condannato a morte(v.623), era corrispondente ai fatti.
Creonte
vv. 1422-1423."Non come derisore, Edipo, sono venuto
né per rinfacciarti qualcosa della malvagità di prima".
- Creonte premette che non è venuto a celebrare la propria rivincita e che non rinfaccerà niente, ma le sue parole sono del tutto prive tanto di affetto quanto di comprensione e contengono echi che sanno di rinfacciamento: ojneidiw'n (participio futuro di ojneidivzw con valore finale “per rinfacciarti”) riprende i lontani e minacciosi oneidivzw (v.372), ojneidiei' tavca(v.373) e wjneivdisa"(v.412), tutti di Tiresia. In pratica l'ex vicetiranno è passato subito dalla parte del profeta vincitore, come fanno tanti cortigiani e portaborse in ogni tempo .
vv. 1424-1428:"Ma se non vi vergognate più davanti alle stirpi
dei mortali, abbiate almeno pudore di mostrare scoperta
una tale impurità alla fiamma che nutre tutto
di Elio signore; un fatto che la terra
né la pioggia sacra, né la luce accetteranno".
-ta; qnhtw'n..gevneqla: L'espressione ricorda nhleva de; gevneqla della parodo (v.180). Creonte parla con stile da canto corale e usa parole di sapore ieratico perché vuole farsi vedere dalla parte del sacerdote che ha vinto.-
Il sole è indicato con una perifrasi solenne la quale vuole attribuire importanza a queste parole che costituiscono quasi un discorso della corona.-
-a[go": Edipo, lo sconfitto, diventa piaculum , la macchia schifosa che non deve mostrarsi scoperta poiché gli elementi (terra, pioggia sacra e luce) non lo accetteranno. Tra questi è sottolineato o[mbro" ijero;", “pioggia sacra” con l'aggettivo solenne, in quanto rimedio della sterilità sofferta. Creonte vede nel cosmo quella inflessibilità e spietatezza che ha coltivato nel suo carattere e che manifesta intere nell'Antigone ; egli non ha idea dei numi che raddrizzano quali verranno supposti da Ismene nell'Edipo a Colono (v.394) ma solo di quelli che atterrano e affannano.-
v.1429."Avanti, al più presto, conducetelo dentro il palazzo".
Edipo va tenuto nascosto come lordura; egli è sconcio e la visione di lui potrebbe gettare discredito sulla famiglia che deve continuare a regnare su Tebe, e di essa Creonte oramai si sente il capo.
vv. 1430-1431:"infatti per quelli della famiglia soltanto, vedere nei particolari/i mali della famiglia e udirli è un atto di pietà".-
eujsebw'" e[cei(con senso intransitivo): più che un precetto di morale umana e religiosa, come vorrebbe fare credere il nuovo tiranno, questa è luogo comune e regola del decoro filisteo:"i panni sporchi si lavano in casa".
Pesaro primo agosto 2022 ore 18, 07
p. s.
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