domenica 12 settembre 2021

Aristofane, le Vespe 22. L’eredità de “padre unico”. A figlio morto tutta la sua roba va al babbo.

Arriva Filocleone con una fiaccola in una mano e l’altra appoggiata su una danzatrice discinta. I due sono inseguiti da una turba ostile Il vecchio intima di fare largo e minaccia pene fino al pianto di alcuni degli inseguitori- klauvsetaiv ti" 1327- Brandisce la torcia con la quale può incenerire. Da giudice che incuteva terrore si è trasformato in un terrorista senz’altro. Uno del simposio -sumpovthς -che lo insegue offeso lo minaccia a sua volta di citarlo in giudizio. Saranno in molti a firmare la citazione. Dunque: su; dwvseiς au[rion touvtwn divkhn (1332), domani tu ce la pagherai. Ma il vecchio ora non sopporta nemmeno di sentire parlare dei processi- a\rav gj i[sq jwJς oujd j ajkouvwn ajnevcomai-dikw'n (1335-1336). Ne è schifato: ijaiboi`, aijboi` (1338) puah! Poi mostra le forme della ragazza e dice: tavde m j ajrevskei: bavlle khmouvς (1339), queste mi piacciono, butta via i coperchi fessi delle urne! Quindi si rivolge alla ragazza chiamandola piccolo maggiolino dorato- crusomhlolovnqion- 1342- e le chiede di prendere in mano la sua “corda” (cfr. co’ ‘sta pioggia e co’ ’ sto vento chi è che bussa al mio convento?). La corda è fradicia (sapro;n to; sconivon, 1342) ma una stropicciatina non le dispiacerebbe. “Devi mostrarti grata a questo bischero- ajpovdo" tw`/ pevei tw`/ di; cavrin 1346- poiché ti ho portata via abilmente quando stavi per fare con gli invitati come le sporcaccione. Se mi farai un bel servizio, io, quando sarà morto mio figlio (ejpeida;n ouJmo;" uiJo" ajpoqavnh/), ti renderò libera e mia concubina, w\ coirivon, bella troietta-1353. Cfr. il vecchio Feodor Karamazov di Dostoevskij: “Intanto sono ancora un uomo, non ho che 55 anni, ma voglio esserlo per una ventina di anni ancora, e sarà proprio allora, quando sarò vecchio e ripugnante, ed esse non vorranno più saperne di me, che mi occorreranno i quattrini! Ora sto accumulando denaro quanto più posso, sempre di più, unicamente per me caro figlio mio, Aljekjei Feodorovitc, perché voglio vivere fino al termine dei miei giorni nella sozzura, sappiatelo. La sozzura è dolce: tutti la oltraggiano e tutti ci vivono; solo, tutti lo fanno di nascosto; io, invece, lo faccio apertamente. E proprio per questa mia franchezza, tutti gli altri si sono accaniti contro di me” ( I fratelli Karamazov, IV, 2, il padre, p.235) Filocleone dunque dice che non è ancora padrone delle sue sostanza perché ancora giovane e troppo sorvegliato (nevoς gavr eijmi kai; fulavttomai sfovdra, 1355) Il mio figlioletto mi fa la guardia to; ga;r uJivdion threi' me , lui è duvskolon, intrattabile e avaro uno che spacca in due un granello di cumino, un seme aromatico Ma io sono l’unico padre che ha. path;r ga;r oujdeiv" ejstin aujtw`/ plh;n ejmou` (1359), insomma sono padre unico e, quindi, a figlio moto erediterò tutta la sua roba giovanni ghiselli

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