La brutalità dei talebani contro le donne

E’ il titolo di un articolo di Maurizio Molinari direttore del quotidiano “la Repubblica” nel numero di oggi 19 settembre 2021 (pagina 27). Ne abbiamo già sentito parlare e va bene continuare a denunciarla come è giusto esecrare la brutalità ancora più efferata e sanguinaria di non pochi uomini italiani che uccidono le donne. Tuttavia rimangono ancora diverse altre brutalità non abbastanza denunciate. Quella che schiavizza i lavoratori, quella della scuola che non garantisce informazione e tanto meno formazione ai giovani, quella dei luoghi comuni dei pregiudizi e degli stereotipi che non hanno riscontro nella realtà effettuale. Il bruto è davvero il più tenace servo dell’assuefazione. Chi manipola le coscienze per asservirle, chi contribuisce al degrado della scuola che oramai ignora gli auctores, accrescitori dello spirito critico e del buon gusto, vuole fare del popolo italiano un gregge di pecore o un branco di bruti. “Il bruto è più tenace servo dell’assuefazione” 1. “Non c’è nulla che mi faccia perdere la calma come vedere venire avanti uno con un luogo comune insignificante, quando io parlo con il cuore in mano” 2. “Questo scambiare modi di dire e realtà è, per quanto ho osservato, un caratteristico segno d’ignoranza e di infimo livello culturale” 3. Note 1G. Leopardi, Zibaldone, 1762. 2 J. W. Goethe, I dolori del giovane Werther, 12 agosto 1771. 3 T. Mann, Giuseppe il nutritore, p. 42. Pesaro 19 settembre 2021 ore 19, 21 giovanni ghiselli