lunedì 27 settembre 2021

Le Rane di Aristofane. XXVII parte. La prospettiva rassicurante di uno scrittore bravo: la presenza di tante persone colte che lo leggono

 

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Il coro assume un tono epico: dice che è difficile decidere dal momento che la contesa è grande - polu; to; nei`ko" (1099), e la guerra serrata. Dunque è compito difficile decidere - calepo;n ou\n e[rgon diairei`n (1100) perché i due contendenti combattono con forza biaivw" - 1101. Uno incalza, l’altro riesce a rivolgersi e a resiste prontamente torw`" 1102.

Quindi i coreuti incoraggiano i due combattenti a parlare, intensificare, levare la pelle al vecchio e al nuovo “devreton (imperativo duale) - ta; te palaia; kai; ta; kainav” (1107), correte pure il rischio di dire qualcosa di arguto e di sapiente.

 

Rivolgerei ai nostri politici che biascicano le stesse parole da mesi, se non da anni, questo appello con la richiesta di dire e fare qualcosa di nuovo. Magari qualche cosa di sinistra, mentre nella prima pagina del quotidiano “la Repubblica” di ieri 26 settembre, leggo a grosse lettere e in grassetto

Niente salario minimo nell’agenda del governo.

Una strizzata d’occhio alla Meloni e a Salvini perché se ne ricordino alla prossima elezione del presidente. Un regalo agli imprenditori che hanno applaudito. Eppure questa mancanza fa correre il rischio di una rivolta con disordini dove altra povera gente - rivoltosi e poliziotti - può perdere la vita.

Ricordo che in Germania il salario minimo è stato portato a 12 euro, mentre qui in Italia tante persone in miseria lavorano per molto meno.

 

Il coro quindi suggerisce ai due poeti Eschilo ed Euripide in contesa verbale tra loro di non temere che ci sia tanta ignoranza negli spettatori da non capire le finezze che dicono mh; tiς ajmaqiva prosh '/- toi'ς qewmevnoisin, wJ" ta; lepta; mh; gnw`nai legovtoin - 1109 - 111: non dovete temere questo perché non è più così - “mhde;n ojrrwdei`te wJς oujkeq j ou{tw e[cei”,1112.

 Ciascuno capisce le vostre parole belle (e{kastoς manqavnei ta; dexiav 1114).

Le loro nature già eccellenti fuvseiς kravtistai si sono affinate parhkovnhntai 1116.

Dunque si può affrontare qualunque argomento qeatw'n g j ou[nec j o[ntwn sofw'n (1118) siccome gli spettatori se ne intendono.

 Il drammaurgo ateniese aveva la prospettiva di un pubblico educato, addirittura colto. Una prospettiva sicura per chi scrive.

La vedo anche io constatando che il numero dei miei lettori cresce ogni giorno e perciò seguito a scrivere rinunciando magari ad altri piaceri quando si presentano.

 

Pesaro 27 settembre 2021 ore 9, 46

giovanni ghiselli

 

p. s.

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