martedì 21 settembre 2021

La velina sulla febbre del nostro pianeta.

Ieri sera al Tgr3 della notte avevo capito dalle parole dette da Giovanna Botteri che ai giornalisti era arrivato l’ordine di soffiare nei fischietti e nei tromboni del riscaldamento globale. Oggi ne ho la conferma puntuale. Nel quotidiano “la Repubblica” di oggi in prima pagina si trova questo titolo allarmistico in grassetto “Emergenza climatica Città italiane a rischio”. E subito sotto “Le previsioni degli esperti: senza interventi raddopppieranno I giorni di caldo torrido. Draghi: crisi grave come la pandemia”. Segue l’articolo firmato Ciriaco, D’Alessandro e Guerrera, Il rischio vero è che nei mesi freddi possimi, cioè assai vicini, molti poveri muoiano per l’impossibilità di riscaldarsi. Questi non vengono mai contati mentre nel novero dei morti di caldo se ne mettono arbitrariamente anche troppi. Altro titolo, sempre in prima pagina La febbre alta delle metropoli L’articolo di Luca Fraioli si trova a pagina 26. Secondo me tutto questo significa, e pure copre, una richiesta di altro denaro da amministrare non senza grossi profitti da parte di alcuni. E probabilmente altri balzelli e altre spese imposte alla gente manipolata. Sono su questa terra dal 1944 e ricordo le estati di Pesaro almeno dal 1948 e quelle di Bologna dal 1964. Poi ho in mente diversi giorni d’estate passati in Ungheria, in Grecia, in Sicilia, luoghi caldi benedetti da Dio. Giornate estive calde assai ci sono sempre state. Direi anzi che una volta ce n’erano pure di più che negli ultimi anni. Ma non ho tenuto i conti e magari il ricordo risente del mio sconfinato amore per il caldo. Ebbi un leggero mal di testa per alcuni minuti quando giunsi a Efeso in bicicletta nel 2010 e passeggiai tra le pietre senza cappello e senza bere con 51 gradi. Stetti subito bene appena mi bagnai la testa e la temperatura scese a 47. Sarà che ho patito tanto freddo da bambino. Il caldo che ci rende liberi e ci fa uscire quando ci pare, vestiti come ci pare, non è assimilabile alla pandemia che ci ha tenuti chiusi in casa per mesi, ci ha tolto la scuola, gli spettacoli, i viaggi e ha ucciso migliaia di persone in meno di un anno, solo in Italia. Draghi dunque ha istituito un confronto implausibile. Non uso altri termini e mi fermo qui perché ho paura di scrivere tutto quello che penso dopo avere visto con orrore che una giornalista è stata linciata a parole e minacciata di lapidazione solo per avere espresso un dubbio. La parresia è in pericolo. Buona parte di quanto penso su questo argomento comunque l’ho scritto e aggiungo che l’allarme insistentemente ripetuto contro il caldo di fatto beneficentissimus, piuttosto che essere scientifico è politico e affaristico. Pesaro 21 settembre 2021 ore 18, 15 giovanni ghiselli Statistiche del blog Sempre1166643 Oggi169 Ieri220 Questo mese4193 Il mese scorso5437

1 commento:

  1. Grazie per le sue parole lucidissime, come sempre, professore. Se aggiungiamo che il Tg1 di prima serata , che ormai snocciola solo parabole, aneddoti e raccontini edificanti, ogni giorno trova il modo per tirar fuori, con le più disparate e fantasiose "notizie", questa "emergenza", il sospetto prende ulteriormente corpo. Vien da pensare che pure l'Atene classica fosse affetta da questo problema, visto che nel mese di Elafebolione e talora pure di Gamelione si tenevano spettacoli all'aperto.

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