La ricerca del cosiddetto centro è un’affannosa rincorsa al servizio degli interessi della borghesia.
La ricerca del borghese è l’argomento del romanzo I Buddenbrook (1901) di T. Mann.
All’inizio del romanzo c’è un’immagine che prefigura la decadenza di questa famiglia: “Una volta preso l’avvio, così pensava, si aveva la stessa sensazione di quando, nell’inverno si scivolava con la slitta insieme ai fratelli giù per il “Monte di Gerusalemme”: c’era da restare storditi e non si poteva fermare neanche volendo” (Parte prima, capitolo I).
E’ Atonie-Tony Buddenbrook una bambina di 8 anni a pensare questo nella prima pagina del romanzo.
Tony diverrà la vestale e la parca della famiglia identificando la borghesia con la vita.
T. S.Eliot riprenderà questa immagine della discesa
My cousin’s, he took me out on a sled,
And I was frightened. He said, Marie,
Marie, hold on tight. And down we went.
In the mountains, there you feel free.
I read, much of the night, and go south in the winter.
The waste land (vv. 14-18)
Il capo della famiglia il senatore Thomas, fratello di Tony, impersona l’indebolimento della stirpe iniziato subito dopo l’auge.
Il dottore gli dirà: “I nervi senatore…La colpa è dei nervi (parte undicesima capitolo VI)
Thomas morirà poco dopo “Per un dente…Il senatore Buddenbrook era morto per un dente” (XI, 9)
Tempo prima Thomas aveva detto alla sorella: “Il successo e la fortuna sono in noi. Noi dobbiamo tenerli: saldi, profondamente. Appena qua dentro qualcosa comincia a cedere, a stancarsi, a perdere forza, tutti intorno a noi si sentono liberi, si ribellano, recalcitrano, si sottraggono al nostro influsso. Allora un guaio viene dopo l’altro, batoste su batoste, e si è liquidati (…) Ora non è proprio necessario che sia la morte, ma il regresso…la discesa…il principio della fine (…) venne l’elezione a senatore e io ebbi fortuna e questa casa sorse dal suolo. Ma il titolo di senatore e la casa sono cose esteriori e io so una cosa (…) So che spesso i segni esteriori visibili e tangibili e i simboli della fortuna e dell’ascesa si manifestano in realtà quando tutto comincia a discendere” (VII, 6)
Così è andata a Renzi e a Draghi.
Non può andare meglio a gente da meno come Calenda e Lorenzin.
Pesaro 1 agosto 2022 ore 10, 24
giovanni ghiselli
p. s.
Statistiche del blog
Sempre1270141
Oggi126
Ieri289
Questo mese126
Nessun commento:
Posta un commento