martedì 2 agosto 2022

Parola chiave: dignità


 

Molti non andranno a votare siccome la campagna elettorale non dà importanza alla dignità del cittadino, massime di quello povero, e non la mette in programma. I poveri oggi in Italia sono tanti e a loro non importa un fico se Letta e Calenda si metteranno d’accordo o no.

E’ un falso problema poiché i loro programmi sono simili e, perciò,  di fatto sono già d’accordo.

Allora indico alcuni punti che interesserebbero i possibili elttori ben più dell’incontro di costoro, previsto per le undici di questa mattina.

Di sicuro non siamo tutti ansiosi di saperlo.

La maggior parte degli Italiani, che è già costituita da poveri e semipoveri, e tende a crescere. Secondo me dunque vorrebbe:

 

La certezza del salario minimo –almeno 10 euro netti all’ora- e la stabilità del posto di lavoro, magari dopo un mese di prova. Senza questo non c’è la dignità del lavoratore.

 

Aumenti delle pensioni inferiori a 1000 euro al mese e a 1500 per chi deve pagare l’affitto. Al di sotto di queste cifre l’anziano non può fare una vita dignitosa.

 

Recupero della dignità nazionale ossia della sovranità del nostro paese che è asservito politicamente e perfino linguisticamente. Tanto per cominciare: uscita dalla guerra.

 

Dare dignità alla scuola di ogni ordine e grado selezionando  docenti studiosi, preparati nella materia che insegnano, e colti. Non solo tecnici ma anche educatori.

 

Snellire la burocrazia che fa perdere tempo prezioso a gran parte degli Italiani per qualsiasi necessità abbiano, o venga loro imposta. Chi spreca il tempo si avvilisce e perde dignità anche ai propri occhi.

 

 

Leggi severe contro l’inquinamento che toglie pulizia, bellezza e dignità all’aria e all’acqua. Sanzioni anche contro l’inquinamento acustico che disturba il pensiero. Due ragazzine stordite dall’ambiente mefitico di una discoteca sono state maciullate da un treno e non ho letto una parola scritta contro questi luoghi del baccano infernale, dei contagi, delle droghe stupefacenti.

 

Questi sono i problemi reali, non se Letta e Calenda troveranno l’accordo o se la destra verrà guidata dalla Meloni, dal suo cognato Lollobrigida, da Salvini, o da Taviani.

 

Pesaro 2 agosto 2022- giovanni ghiselli ore 10, 31

 p. s

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