Sentite queste parole di Hegel sulla commedia antica
Sono riferibili non solo ad Aristofane che ridicolizza le aberrazioni della
democrazia ateniese nelle Ecclesiazuse del 393,
ma pure a certi aspetti del nostro cretinismo parlamentare e
mediatico con “le chiacchiere volubili, la litigiosità ecc., questa nuda
contropartita di una vera realtà statale, religiosa, artistica”.
“Aristofane non si fa gioco di ciò che di veramente etico c'è
nella vita del popolo ateniese, né dell'autentica filosofia, della vera fede
religiosa, dell'arte genuina; ma quel che egli ci pone dinnanzi nella sua
stoltezza che da se stessa si distrugge sono le aberrazioni della democrazia,
da cui sono spariti l'antica fede e gli antichi costumi, è la sofisticheria, il
tono lamentevole e pietoso della tragedia, le chiacchiere volubili, la
litigiosità ecc., questa nuda contropartita di una vera realtà statale,
religiosa, artistica"
(Estetica, III, La poesia drammatica, p.1593. trad it.
Nicolao Merker e Nicola Vaccaro, Feltrinelli, 1963).
giovanni ghiselli
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