La violenza sessuale è nefanda ma non è l’unica.
E’ giusto maledire questa ma ce ne sono diverse altre.
Vengono ricordate, esecrate e condannate molte tra quelle fisiche, sebbene non tutte. Dipende da chi le subisce.
Rimangono invece completamente ignorati e impuniti, sebbene ripetuti ogni giorno a tutte le ore, gli stupri inflitti ai cervelli privi della difesa della cultura, alle persone lasciate nella povertà mentale e spirituale. La violenza fisica è anche spirituale, beninteso, ma quella che non fa sanguinare il corpo viene sistematicamente ignorata.
Penso alle martellanti menzogne della pubblicità.
Una propaganda vergognosa che invita la gente povera al consumo di cose brutte, spesso inutili e pure dannose.
Faccio il solo esempio delle persone in sovrappeso invitate a mangiare merendine e altre schifezze del genere sature di conservanti. I bambini diventano obesi per essere stati letteralmente resi succubi di un nutrimento eccessivo e malsano raccomandato con violenza tanto subdola quanto insistente da chi ci lucra sopra e dai genitori sedotti pure loro dalla sirena pubblicitaria cui l’ignoranza non può opporre resistenza.
Lasciare il popolo nell’ignoranza è una violenza.
E’ la violenza più diffusa siccome quasi mai denunciata e proprio mai condannata.
Platone nel Gorgia denuncia come deleteria l'azione dei politici Ateniesi, Temistocle, Cimone, Pericle, i quali:" hanno rimpinzato i cittadini e riempito la città di porti, di arsenali, di mura, di contributi e di altre sciocchezze del genere senza preoccuparsi della temperanza e della giustizia" ( a[neu ga;r swfrosuvnh~ kai; dikaiosuvnh~, 519a).
La premessa è che la polis non è grande ma oijdei' kai; u{poulov~ ejstin (518e), è gonfia e ulcerosa nel suo interno.
Perché scrivo questo? Vorrei che il denaro ricevuto dall’Europa venisse impiegato, in massima o almeno in gran parte, per il recupero e il progresso della cultura, a partire da una scuola davvero buona, per il ristoro della salute fisica e mentale, per l’educazione delle donne e degli uomini a diventare veramente umani. Significa volersi bene e aiutarsi a vicenda. Vuole dire vivere, parlare e agire politicamente, cioè per il bene della comunità.
Altrimenti i nostri governanti meriteranno i biasimi rivolti da Socrate nel dialogo di Platone citato sopra a politici che non erano certo peggiori di quelli che hanno ridotto l’Italia in queste condizioni deplorevoli.
Bologna 28 aprile 2021 oe 11, 35
giovanni ghiselli
p. s
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