La giovane principessa formae confisa suae confidando nella propria bellezza va da Giulio Cesare adit tristis sine ullis lacrimis , triste ma senza lacrime, acconciata di un finto dolore simulatum compta dolorem (Pharsalia, X, 83) quā decuit (84 ) fin dove le stava bene veluti laceros dispersa capillos, sparsi i capelli, come strappati.
Nell’Antonio e Cleopatra di Shakespeare, la regina d’Egitto prima dice a Carmiana cut my lace, Charmian, com se stesse male, poi però la ferma (But let it be) dicendo : I am quickly ill and well; So Antony loves ( I, 3, 71-73) io passo in fretta dallo stare male allo stare bene; così Antonio ama.
La dissolutezza di Antonio viene messa in rilievo da Ottaviano mentre parla a Lepido.
From Alexandria - this is the news: he fishes, drinks and wastes - the lamps of night in
revel: is not more manlike - than Cleopatra, nor the queen of Ptolomy - more
womanly than he - I, 4, 3-7 queste
sono le notizie da Alessandria: egli va a pescare, beve e consuma le lampade
notturne in orge: non è più virile di Cleopatra
e la regina di Tolomeo non è più femminile di lui, you shall find there a man who is the abstract of all faults – that all
men follow, troverete in lui un uomo che è il compendio di tutte le colpe
che tutti gli uomini seguono (Antonio e
Cleopatra, I, 4, 7-10))
Sentiamo anche Cicerone sulla dissolutezza di Antonio:" Sumpsisti virilem, quam statim muliebrem togam reddidisti, hai messo la toga virile che hai subito reso veste da femmina.
Primo vulgare scortum, certa flagitii merces, nec ea parva, in un primo tempo prostituta volgare, a tariffa fissa del disonore, e nemmeno bassa, sed cito Curio intervenit qui te a meretricio quaestu abduxit et, tamquam stolam dedisset, in matrimonio stabile et certo conlocavit" (Filippiche , II, 44), ma presto intervenne Curione che ti ha tolto dal traffico della prostituzione e, come se ti avesse dato la stola, ti ha sistemato in un matrimonio stabile e certo. La stola era la veste lunga delle matrone
Segolatezza di Antonio.
Ottaviano aggiunge che Antonio ha regalato un regno per uno scherzo, che siede a bere con una schiava, poi va to reel the streets- latino strata-sterno- at noon a barcollare sulle strade a mezzogiorno (cfr. latino nona hora, circa le tre del pomeriggio) e fa a pugni con dei farabutti che puzzano di sudore (I, 4, 18-21).
Cleopatra innamorata
“o Charmian, - where think’st thou he is now? Stands - latino sto greco e[sthn - he, or sits-latino sedeo greco e[zomai- he? Or does he walk? Or is he on his horse? O happy horse to bear ( latino ferre) the weight of Antony! (I, 5, 18-21), O Carmiana, dove pensi che sia adesso? È in piedi o seduto? ? Oppure cammina o è sul suo cavallo? O beato cavallo che porti il peso di Antonio!
Gli è grata anche perché è da lui amata pur non essendo giovanissima: si sente wrinkled deep in time, solcata dalle rughe profonde del tempo. Insomma non è più la ragazza amante di Giulio Cesare quando I was a morsel latino morsus, mordēre- for a monarch, un boccone degno di un monarca (I, 5, 29-31).
Di nuovo Antonio
Anche Sesto Pompeo parlando a Menecrate nota la dissolutezza di Antonio e si augura che duri:
prega che stregoneria e bellezza si uniscano (II, 1, 22) (join, cfr. latino iungo e greco zeuvgnumi) ed entrambe si associno alla lussuria.
Tie up the libertine latino liber- in a field of feasts,
keep his brain - greco brecmov", sommità dal capo - fuming latino fumus greco qumov"- epicurean cooks latino coquus- sharpen with cloyless- sauce latino salsa- his –appetite latino appetitus appĕtere- (II, 1, II, 1, 23-25) ), avvinci il libertino in un campo di banchetti festosi, mantienigli il cervello nel fumo: cuochi epicurei aguzzino il suo appetito con salse stimolanti.
That sleep and feeding may prorogue latino prorŏgo- rimando, faccio durare-his honour –even till a lethe’d dulness (II, 1, 26-27) tanto che il sonno e il cibo possano rimandare il suo onore in un oblio leteo.
Sentiamo anche Cicerone sulla dissolutezza di Antonio:" Sumpsisti virilem, quam statim muliebrem togam reddidisti, hai messo la toga virile che hai subito reso veste da femmina.
Primo vulgare scortum, certa flagitii merces, nec ea parva, in un primo tempo prostituta volgare, a tariffa fissa del disonore, e nemmeno bassa, sed cito Curio intervenit qui te a meretricio quaestu abduxit et, tamquam stolam dedisset, in matrimonio stabile et certo conlocavit" (Filippiche , II, 44), ma presto intervenne Curione che ti ha tolto dal traffico della prostituzione e, come se ti avesse dato la stola, ti ha sistemato in un matrimonio stabile e certo. La stola era la veste lunga delle matrone
Segolatezza di Antonio.
Ottaviano aggiunge che Antonio ha regalato un regno per uno scherzo, che siede a bere con una schiava, poi va to reel the streets- latino strata-sterno- at noon a barcollare sulle strade a mezzogiorno (cfr. latino nona hora, circa le tre del pomeriggio) e fa a pugni con dei farabutti che puzzano di sudore (I, 4, 18-21).
Cleopatra innamorata
“o Charmian, - where think’st thou he is now? Stands - latino sto greco e[sthn - he, or sits-latino sedeo greco e[zomai- he? Or does he walk? Or is he on his horse? O happy horse to bear ( latino ferre) the weight of Antony! (I, 5, 18-21), O Carmiana, dove pensi che sia adesso? È in piedi o seduto? ? Oppure cammina o è sul suo cavallo? O beato cavallo che porti il peso di Antonio!
Gli è grata anche perché è da lui amata pur non essendo giovanissima: si sente wrinkled deep in time, solcata dalle rughe profonde del tempo. Insomma non è più la ragazza amante di Giulio Cesare quando I was a morsel latino morsus, mordēre- for a monarch, un boccone degno di un monarca (I, 5, 29-31).
Di nuovo Antonio
Anche Sesto Pompeo parlando a Menecrate nota la dissolutezza di Antonio e si augura che duri:
prega che stregoneria e bellezza si uniscano (II, 1, 22) (join, cfr. latino iungo e greco zeuvgnumi) ed entrambe si associno alla lussuria.
Tie up the libertine latino liber- in a field of feasts,
keep his brain - greco brecmov", sommità dal capo - fuming latino fumus greco qumov"- epicurean cooks latino coquus- sharpen with cloyless- sauce latino salsa- his –appetite latino appetitus appĕtere- (II, 1, II, 1, 23-25) ), avvinci il libertino in un campo di banchetti festosi, mantienigli il cervello nel fumo: cuochi epicurei aguzzino il suo appetito con salse stimolanti.
That sleep and feeding may prorogue latino prorŏgo- rimando, faccio durare-his honour –even till a lethe’d dulness (II, 1, 26-27) tanto che il sonno e il cibo possano rimandare il suo onore in un oblio leteo.
Pompeo aggiunge
che non si aspettava l’ingresso in una piccola guerra di quell’amorous –surfeiter latino super
facere - ghiottone innamorato
(II, 1, 33) e riconosce che la sua abilità militare vale due volte quella degli
altri due - his soldiership is twice the
other twain, tuttavia se riusciamo a staccare Antonio mai sazio di piacere - ne’er - lust
greco lilaivomai, bramo, latino lascivus - wearied Antony (35-37)
dal grembo della vedova d’Egitto possiamo alzare la nostra stima di noi.
Lo spreco del bene più prezioso: il tempo. Le abbuffate orrende.
Nella seconda scena del secondo atto dell’Antonio e Cleopatra di Shakespeare i triumviri si incontrano accompagnati dai loro amici.
Mecenate popone che Antonio rimasto vedovo sposi Ottavia (II, 2). L’amico di Ottaviano ne elogia la sorella come la migliore delle donne e chiarisce che il suo è un pensiero studiato e meditato a dovere, non improvvisato ‘tis a studied, not a present thought, by duty ruminated- latino rumino (II, 2, 142-143).
Antonio e Ottaviano si stringono la mano accordandosi su quel matrimonio. Poi i triumviri escono.
Quindi Enobarbo, l’amico di Antonio che in seguito lo tradirà, racconta a Mecenate che loro in Egitto dormivano di giorno e della notte facevano giorno bevendo and made the night light drinking (II, 2, 183)
Mecenate domanda se è vero che per colazione arrostivano otto cinghiali interi eight wild –boars roasted whole at a breakfast per 12 commensali.
Enobarbo risponde che questa era solo a fly by an eagle: we had much more monstrous matter of feast which worhly deserved noting (II, 2, 184-187) una mosca di fronte a un’aquila: noi avemmo festini molto più mostruosi che meritavano davvero di essere notati.
Plutarco racconta che durante la guerra di Perugia (42-40) combattuta contro Ottaviano dal fratello di Antonio e da sua moglie Fulvia, Cleopatra catturò Marco Antonio tanto che il triumviro si lasciò portare ad Alessandria dove si diede a divertimenti puerili e a scialacquare e dissipare nello spreco che Antifonte definì il più dispendioso: quello del tempo: “polutelevstaton wJ" jAntifw`n ei\pen ajnavlwnma, to;n crovnon” (Plutarco, Antonio, 28, 1).
Cfr. Seneca: Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tantum nostrum est (Ep. 1, 4)
Avevano costituito un’associazione detta degli inimitabili, quelli dalla vita inimitabile-suvnodo" jAmimhtobivwn legomevnh (Plutarco, Antonio, 28, 2) e ogni giorno si invitavano a pranzo a vicenda facendo spese incredibili e smisurate.
Il medico Filota di Anfissa raccontò a Lampria, il nonno di Plutarco, che aveva visto arrostire dai cuochi della reggia su`" ajgrivou" ojptwmevnou" ojktwv, otto cinghiali, e preparare numerose altre vivande. Allora aveva esclamato che si meravigliava del gran numero degli invitati. Ma il cuoco si mise a ridere e disse che i commensali oiJ depnou`nte" non erano molti ajlla; peri; dwvdeka circa dodici (28, 4-6)
Poi Enobarbo racconta a Mecenate la scena di Cleopatra sul fiume Cnido
La fonte è Plutarco
Ella risaliva il fiume su un battello dalla poppa d’oro-ejn porqmeivw/ crusopruvmnw/, con le vele di porpora spiegate, tw`n me;n ijstivwn aJlourgw`n ejkpepetasmevnwn mentre i rematori remavano con remi d’argento ajrgurai`" kwvpai"- al suono del flauto-pro;" aujlovn- accompagnato da zampogne e cetre. La regina stava sdraiata sotto un padiglione ricamato d’oro, ornata come Afrodite, con ragazzi simili ad amorini che le facevano vento e le ancelle più belle, abbigliate da Nereidi e Grazie, stavano al timone e alle funi. Meravigliosi profumi provenienti da aromi bruciati invadevano le sponde (Plutarco, Vita di Antonio, 26, 1-3).
Sentiamo le parole di Shakespeare che leggeva Plutarco nella traduzione (del 1579) di Thomas North fatta su quella francese (del 1559) del vescovo Amyot il quale tradusse pure i Moralia (1572)[1]
“The barge she sat in, like a burnish’ d throne/Burn’d on the water: the poop was beaten gold;/Purple the sails, and so perfumed that/ The winds were love-sick with them; the oars were silver,/Which to the tune of the flutes kept stroke…” (Antonio e Cleopatra, II, 2, 196-200 ), la barca dove sedeva, come un trono brunito, splendeva sull’acqua: la poppa era di oro battuto; di porpora le vele, e così profumate che i venti languivano d’amore per esse; i remi erano d’argento, e tenevano il tempo al suono dei flauti.
Her gentlewomen, like the Nereides , so, many mermaids, tended her in the eyes (…) at the helm a seeming mermaid steers, le sue gentildonne come Nereidi o tante Sirene, alzavano a lei lo sguardo (…) al timone a manovrare una in forma di sirena (…) a strange invisible perfume hits the sense of the adjacent whars, uno strano invisibile profumo colpiva i sensi dei vicini scali. The city cast her people out upon her, la città lanciò il popolo fuori dalle case verso di lei, and Antony enthroned in the market place did sit alone whistling to the air, e Antonio stava seduto da solo sul trono del mercato fischiettando all’aria, e questa, se il vuoto fosse stato possibile-but for vacancy- sarebbe andata a fissare Cleopatra and made a gap in nature e avrebbe lasciato una lacuna nella natura (II, 2, 211 ss)
p. s.
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Ieri311
Questo mese1431
Il mese scorso13315
Lo spreco del bene più prezioso: il tempo. Le abbuffate orrende.
Nella seconda scena del secondo atto dell’Antonio e Cleopatra di Shakespeare i triumviri si incontrano accompagnati dai loro amici.
Mecenate popone che Antonio rimasto vedovo sposi Ottavia (II, 2). L’amico di Ottaviano ne elogia la sorella come la migliore delle donne e chiarisce che il suo è un pensiero studiato e meditato a dovere, non improvvisato ‘tis a studied, not a present thought, by duty ruminated- latino rumino (II, 2, 142-143).
Antonio e Ottaviano si stringono la mano accordandosi su quel matrimonio. Poi i triumviri escono.
Quindi Enobarbo, l’amico di Antonio che in seguito lo tradirà, racconta a Mecenate che loro in Egitto dormivano di giorno e della notte facevano giorno bevendo and made the night light drinking (II, 2, 183)
Mecenate domanda se è vero che per colazione arrostivano otto cinghiali interi eight wild –boars roasted whole at a breakfast per 12 commensali.
Enobarbo risponde che questa era solo a fly by an eagle: we had much more monstrous matter of feast which worhly deserved noting (II, 2, 184-187) una mosca di fronte a un’aquila: noi avemmo festini molto più mostruosi che meritavano davvero di essere notati.
Plutarco racconta che durante la guerra di Perugia (42-40) combattuta contro Ottaviano dal fratello di Antonio e da sua moglie Fulvia, Cleopatra catturò Marco Antonio tanto che il triumviro si lasciò portare ad Alessandria dove si diede a divertimenti puerili e a scialacquare e dissipare nello spreco che Antifonte definì il più dispendioso: quello del tempo: “polutelevstaton wJ" jAntifw`n ei\pen ajnavlwnma, to;n crovnon” (Plutarco, Antonio, 28, 1).
Cfr. Seneca: Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tantum nostrum est (Ep. 1, 4)
Avevano costituito un’associazione detta degli inimitabili, quelli dalla vita inimitabile-suvnodo" jAmimhtobivwn legomevnh (Plutarco, Antonio, 28, 2) e ogni giorno si invitavano a pranzo a vicenda facendo spese incredibili e smisurate.
Il medico Filota di Anfissa raccontò a Lampria, il nonno di Plutarco, che aveva visto arrostire dai cuochi della reggia su`" ajgrivou" ojptwmevnou" ojktwv, otto cinghiali, e preparare numerose altre vivande. Allora aveva esclamato che si meravigliava del gran numero degli invitati. Ma il cuoco si mise a ridere e disse che i commensali oiJ depnou`nte" non erano molti ajlla; peri; dwvdeka circa dodici (28, 4-6)
Poi Enobarbo racconta a Mecenate la scena di Cleopatra sul fiume Cnido
La fonte è Plutarco
Ella risaliva il fiume su un battello dalla poppa d’oro-ejn porqmeivw/ crusopruvmnw/, con le vele di porpora spiegate, tw`n me;n ijstivwn aJlourgw`n ejkpepetasmevnwn mentre i rematori remavano con remi d’argento ajrgurai`" kwvpai"- al suono del flauto-pro;" aujlovn- accompagnato da zampogne e cetre. La regina stava sdraiata sotto un padiglione ricamato d’oro, ornata come Afrodite, con ragazzi simili ad amorini che le facevano vento e le ancelle più belle, abbigliate da Nereidi e Grazie, stavano al timone e alle funi. Meravigliosi profumi provenienti da aromi bruciati invadevano le sponde (Plutarco, Vita di Antonio, 26, 1-3).
Sentiamo le parole di Shakespeare che leggeva Plutarco nella traduzione (del 1579) di Thomas North fatta su quella francese (del 1559) del vescovo Amyot il quale tradusse pure i Moralia (1572)[1]
“The barge she sat in, like a burnish’ d throne/Burn’d on the water: the poop was beaten gold;/Purple the sails, and so perfumed that/ The winds were love-sick with them; the oars were silver,/Which to the tune of the flutes kept stroke…” (Antonio e Cleopatra, II, 2, 196-200 ), la barca dove sedeva, come un trono brunito, splendeva sull’acqua: la poppa era di oro battuto; di porpora le vele, e così profumate che i venti languivano d’amore per esse; i remi erano d’argento, e tenevano il tempo al suono dei flauti.
Her gentlewomen, like the Nereides , so, many mermaids, tended her in the eyes (…) at the helm a seeming mermaid steers, le sue gentildonne come Nereidi o tante Sirene, alzavano a lei lo sguardo (…) al timone a manovrare una in forma di sirena (…) a strange invisible perfume hits the sense of the adjacent whars, uno strano invisibile profumo colpiva i sensi dei vicini scali. The city cast her people out upon her, la città lanciò il popolo fuori dalle case verso di lei, and Antony enthroned in the market place did sit alone whistling to the air, e Antonio stava seduto da solo sul trono del mercato fischiettando all’aria, e questa, se il vuoto fosse stato possibile-but for vacancy- sarebbe andata a fissare Cleopatra and made a gap in nature e avrebbe lasciato una lacuna nella natura (II, 2, 211 ss)
Troppe parole.
Metto insieme quelle di Plutarco che è meno ridondante.
Cleopatra risaliva il fiume: “ejn porqmeivw/ crusopruvmnw, tw'n me;n iJstivwn aJlourgw'n ejjkpepetasmevnwn, th'ς d’ eijresivaς ajrgurai'ς kwvpaiς ajnaferomevnhς pro;ς aujlo;n a{ma suvrigxi kai; kuqavraiς sunhrmosmevnon, in un battello dalla poppa dorata, con le vele purpuree spiegate, con il remeggio di remi d’argento condotto a suono del flauto insieme con zampogne e cetre Plutarco Vita di Antonio (26, 1)
Cfr. Nietzsche: ““Nessuno ha ancora spiegato perché gli scrittori greci abbiano fatto dei mezzi di espressione, di cui disponevano in quantità e forza sbalorditive, un uso così straordinariamente parco, che al paragone ogni libro posteriore ai Greci appare sgargiante, variopinto e sforzato (…) Lo stile sovraccarico in arte è la conseguenza di un impoverimento della forza di sintesi (…) Così è per Shakespeare, che, paragonato con Sofocle, è come una miniera piena di un'immensità di oro, piombo e ciottoli, mentre quello non è soltanto oro, ma oro lavorato nel modo più nobile, tale da far dimenticare il suo valore come metallo”[1].
Sentiamo ora di nuovo Plutarco
Kai; qerapainivde" aiJ kallisteuvousai Nhrhivdwn e[cousai kai; Carivtwn stolav", aiJ me;n pro;" oi[[axin, aij de; pro;" kavloi" h\san, le più belle delle sue ancelle con le vesti delle Nereidi e delle Grazie, stavano chi al timone chi alle funi (26, 3)
ojdmai; de; qaumastai; ta;" o[cqa" ajpo; qumiamavtwn pollw`n katei`con, meravigliosi profumi provenienti da molti incensi occupavano le sponde.
tw`n d’ ajnqrwvpwn oiJ me;n eujqu;" ajpo; tou` potamou` parwmavrtoun ejkatevrwqen , oiJ d’ ajpo; th`" povleo" katevbainon ejpi; th;n qevan, tra la folla alcuni seguivano fin dalla partenza lungo le due rive, altri invece scendevano dalla città per la vista dello spettacolo.
ejjkceomevnou de; tou` kata; th;n ajgora;n o[clou, tevlo" aujtov" oJ
j Antwvnio" ejpi; bhvmato" kaqezovmeno" ajpeleivfqh movno" (26, 4) e riversandosi la folla giù dalla piazza, alla fine proprio Antonio fu lasciato solo seduto sulla tribuna
Comunque si diffuse una voce che Afrodite si recasse in processione festosa da Dioniso ejp j ajgaqw`/ th`" j Asiva" (26, 5) per il bene dell’Asia.
Antonio mandò a invitarla a pranzo ejpevmmye me;n ou\n kalw`n ejpi; to; dei`pnon , hj de; ma`llon ejkei`non hjxivou pro;" ejauth;n h{kein (Plutarco, Vita di Antonio, 26, 6) ma lei preferiva che fosse lui a recarsi da lei.
Shakespere Antonio e Cleopatra:
Enobarbo, ancora amico di Antonio, racconta questo episodio ad Agrippa e Mecenate partigiani e amici di Ottaviano
“Invited her to supper : she replied
it should be better he became her guest (II, 2, 225-226) Antonio la invitò a pranzo, lei rispose che sarebbe stato meglio che fosse lui ospite di lei.’
Our courteous Antony,
whom ne’er the word of “No” woman heard speak,
being barber’d ten times o’er, goes to the feast”, il nostro cortese Antonio cui mai nessuna donna aveva sentito dire la parola No, dopo essersi fatto radere la barba dieci volte, va alla festa.
Plutarco: “Eujqu;" ou\n tina boulovmeno" eujkolivan ejpideivknusqai kai; filofrosuvnhn, uJphvkouse kai; h\lqen, subito dunque, volendole dimostrare affabilità e cortesia , obbedì e vi andò (Vita di Antonio, 26, 6) .
Nel dramma di Shakespeare, Agrippa commenta il racconto di Enobarbo dicendo che la fanciulla regale diversi anni prima aveva già indotto il grande Cesare a mettere la spada nel letto: allora egli la arò e gli produsse il raccolto Royal wench!
She made great Caesar lay his sword to bed:
he plough’d her, and she cropped (II, 2, 231-233.)
E’ il topos molto diffuso dell’uomo che ara e semina la donna che si comporta come il campo arato raccogliendo il seme e producendo il frutto.
Con la sua femminilità di razza Cleopatra sapeva rendere affascinante tutto quanto faceva, replica Enobarbo: “una volta la vidi saltare quaranta passi nella pubblica via,
and having lost her breath, she spoke, and panted,
that she did make defect perfection,
and, breathless, power breathe forth (II, 2, 233-237)
e rimasta senza fiato parlava ansimando in modo da trasformare un difetto in cosa perfetta, e senza fiato, esalava potere seduttivo.
Mecenate risponde che Antonio, dopo il patto matrimoniale concordato con Ottaviano, dovrà lasciare Cleopatra per sempre
Enobarbo lo esclude: “Never : he will not.
Age cannot wither her, nor custom stale
her infinite variety: other women cloy
the appetite they feed, but she makes hungry
where most she satisfies: for vilest things
become themselves in her, that the holy priests
bless her when she is riggish ( II, 2, 237-245) ,
non lo farà mai: l'età non può appassirla, nè l'abitudine rendere stantia la sua varietà infinita: le altre donne saziano gli appetiti cui danno alimento, ma ella rende affamati dove più soddisfa, poiché le cose più vili assumono un’identità in lei tanto che i santi sacerdoti la benedicono nella sua lussuria.
Con le ultime tre battute Mecenate Agrippa ed Enobarbo si salutano cordialmente ricordandoci la conciliazione tra i due partiti. Durerà poco del resto poiché la casta Ottavia non potrà prevalere né preponderare su “Cleopatràs lussuriosa”.
Bologna 5 aprile 2021 ore 19, 8
giovanni ghiselli
Metto insieme quelle di Plutarco che è meno ridondante.
Cleopatra risaliva il fiume: “ejn porqmeivw/ crusopruvmnw, tw'n me;n iJstivwn aJlourgw'n ejjkpepetasmevnwn, th'ς d’ eijresivaς ajrgurai'ς kwvpaiς ajnaferomevnhς pro;ς aujlo;n a{ma suvrigxi kai; kuqavraiς sunhrmosmevnon, in un battello dalla poppa dorata, con le vele purpuree spiegate, con il remeggio di remi d’argento condotto a suono del flauto insieme con zampogne e cetre Plutarco Vita di Antonio (26, 1)
Cfr. Nietzsche: ““Nessuno ha ancora spiegato perché gli scrittori greci abbiano fatto dei mezzi di espressione, di cui disponevano in quantità e forza sbalorditive, un uso così straordinariamente parco, che al paragone ogni libro posteriore ai Greci appare sgargiante, variopinto e sforzato (…) Lo stile sovraccarico in arte è la conseguenza di un impoverimento della forza di sintesi (…) Così è per Shakespeare, che, paragonato con Sofocle, è come una miniera piena di un'immensità di oro, piombo e ciottoli, mentre quello non è soltanto oro, ma oro lavorato nel modo più nobile, tale da far dimenticare il suo valore come metallo”[1].
Sentiamo ora di nuovo Plutarco
Kai; qerapainivde" aiJ kallisteuvousai Nhrhivdwn e[cousai kai; Carivtwn stolav", aiJ me;n pro;" oi[[axin, aij de; pro;" kavloi" h\san, le più belle delle sue ancelle con le vesti delle Nereidi e delle Grazie, stavano chi al timone chi alle funi (26, 3)
ojdmai; de; qaumastai; ta;" o[cqa" ajpo; qumiamavtwn pollw`n katei`con, meravigliosi profumi provenienti da molti incensi occupavano le sponde.
tw`n d’ ajnqrwvpwn oiJ me;n eujqu;" ajpo; tou` potamou` parwmavrtoun ejkatevrwqen , oiJ d’ ajpo; th`" povleo" katevbainon ejpi; th;n qevan, tra la folla alcuni seguivano fin dalla partenza lungo le due rive, altri invece scendevano dalla città per la vista dello spettacolo.
ejjkceomevnou de; tou` kata; th;n ajgora;n o[clou, tevlo" aujtov" oJ
j Antwvnio" ejpi; bhvmato" kaqezovmeno" ajpeleivfqh movno" (26, 4) e riversandosi la folla giù dalla piazza, alla fine proprio Antonio fu lasciato solo seduto sulla tribuna
Comunque si diffuse una voce che Afrodite si recasse in processione festosa da Dioniso ejp j ajgaqw`/ th`" j Asiva" (26, 5) per il bene dell’Asia.
Antonio mandò a invitarla a pranzo ejpevmmye me;n ou\n kalw`n ejpi; to; dei`pnon , hj de; ma`llon ejkei`non hjxivou pro;" ejauth;n h{kein (Plutarco, Vita di Antonio, 26, 6) ma lei preferiva che fosse lui a recarsi da lei.
Shakespere Antonio e Cleopatra:
Enobarbo, ancora amico di Antonio, racconta questo episodio ad Agrippa e Mecenate partigiani e amici di Ottaviano
“Invited her to supper : she replied
it should be better he became her guest (II, 2, 225-226) Antonio la invitò a pranzo, lei rispose che sarebbe stato meglio che fosse lui ospite di lei.’
Our courteous Antony,
whom ne’er the word of “No” woman heard speak,
being barber’d ten times o’er, goes to the feast”, il nostro cortese Antonio cui mai nessuna donna aveva sentito dire la parola No, dopo essersi fatto radere la barba dieci volte, va alla festa.
Plutarco: “Eujqu;" ou\n tina boulovmeno" eujkolivan ejpideivknusqai kai; filofrosuvnhn, uJphvkouse kai; h\lqen, subito dunque, volendole dimostrare affabilità e cortesia , obbedì e vi andò (Vita di Antonio, 26, 6) .
Nel dramma di Shakespeare, Agrippa commenta il racconto di Enobarbo dicendo che la fanciulla regale diversi anni prima aveva già indotto il grande Cesare a mettere la spada nel letto: allora egli la arò e gli produsse il raccolto Royal wench!
She made great Caesar lay his sword to bed:
he plough’d her, and she cropped (II, 2, 231-233.)
E’ il topos molto diffuso dell’uomo che ara e semina la donna che si comporta come il campo arato raccogliendo il seme e producendo il frutto.
Con la sua femminilità di razza Cleopatra sapeva rendere affascinante tutto quanto faceva, replica Enobarbo: “una volta la vidi saltare quaranta passi nella pubblica via,
and having lost her breath, she spoke, and panted,
that she did make defect perfection,
and, breathless, power breathe forth (II, 2, 233-237)
e rimasta senza fiato parlava ansimando in modo da trasformare un difetto in cosa perfetta, e senza fiato, esalava potere seduttivo.
Mecenate risponde che Antonio, dopo il patto matrimoniale concordato con Ottaviano, dovrà lasciare Cleopatra per sempre
Enobarbo lo esclude: “Never : he will not.
Age cannot wither her, nor custom stale
her infinite variety: other women cloy
the appetite they feed, but she makes hungry
where most she satisfies: for vilest things
become themselves in her, that the holy priests
bless her when she is riggish ( II, 2, 237-245) ,
non lo farà mai: l'età non può appassirla, nè l'abitudine rendere stantia la sua varietà infinita: le altre donne saziano gli appetiti cui danno alimento, ma ella rende affamati dove più soddisfa, poiché le cose più vili assumono un’identità in lei tanto che i santi sacerdoti la benedicono nella sua lussuria.
Con le ultime tre battute Mecenate Agrippa ed Enobarbo si salutano cordialmente ricordandoci la conciliazione tra i due partiti. Durerà poco del resto poiché la casta Ottavia non potrà prevalere né preponderare su “Cleopatràs lussuriosa”.
Bologna 5 aprile 2021 ore 19, 8
giovanni ghiselli
p. s.
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Sempre1110342
Oggi350
Ieri311
Questo mese1431
Il mese scorso13315
[1] F. Nietzsche, Umano, troppo umano, II, Opinioni e sentenze diverse, 162 Effetto della quantità.
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