NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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lunedì 12 aprile 2021

Papa Bergoglio. Cristianesimo e Comunismo

 

Papa Francesco che stimo, e  considero il Papa più vicino a Cristo tra quanti ne ho visti da Pacelli fino a ora, ha  detto: “Condividere è cristiano, non comunista”. Leggo queste parole virgolettate a pagina 17 del quotidiano “la Repubblica” di oggi 12 aprile.

Ho citato più di una volta Sant’Ambrogio[1] il quale nel De Nabuthae già ricordato da papa Francesco[2], scrive: “Non de tuo largiris pauperi sed de suo reddis” (53), non concedi del tuo al povero, ma gli rendi del suo.

 

Tuttavia  a questo vicario non inautentico di Cristo rispondo che nel mondo moderno è stato più il potere comunista che quello democristiano a togliere ai ricchi per dare ai poveri quanto meno la scuola, la medicina gratuita, l’alloggio e i beni necessari a un prezzo politico, talora perfino simbolico .

Vero è che questo socialismo reale molto spesso ha tolto la libertà.

Del resto levare l’eccesso della roba ai ricchi senza togliere loro qualche libertà è impossibile: ci ha provato Allende in Cile e i ricchi e potenti della terra l’hanno ammazzato con tanti altri  fra i Cileni che l’avevano a grande maggioranza votato.

Nemmeno la Chiesa cattolica dacché  ha acquisito potere ha lasciato la libertà della parola e dal pensiero, a quanto mi risulta.

Tra i tanti cui è stata negata la parresia. e talora perfino la vita, ricordo soltanto i notissimi Galileo Galilei e Giordano Bruno.

Comunque riconosco che la Chiesa cattolica, se continuerà, come auspico, sulla strada giusta, ossia con il metodo evangelico evocato da Papa Bergoglio, si avvicinerà a un socialismo dal volto umano come si diceva una volta, o al comunismo aristocratico come lo chiamo io, dove tutti sono liberi e uguali, ma quelli che reggono gli Stati, i reges  sono recti, cioè sono i più onesti, colti e capaci. Considerano il loro ruolo un onorevole servizio in favore dei cittadini, non vengono cooptati ma scelti per le loro volontà e capacità di apprendere, capire e di recte regere honesteque vivere.

 In assenza di quote, azzurre o rosa che siano.

 

 Bologna 21 aprile 2021 ore 17, 50 giovanni ghiselli  

p. s.

Sempre1113447

Oggi307

Ieri536

Questo mese4536

Il mese scorso13315

 

 



[1] 340-397

[2] Cotidie Nabuthae sternitur, cotidie occiditur…Nescit natura divites, quae omnes pauperes generat. Neque enim cum vestimentis nascimur, cum auro argentoque generamur.  Natura omnes similes creat, omnes similes gremio claudit sepulchri ( Ambrogio, De Nabuthae,1 -.2)

 

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