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Cleopatra ricorda e rimpiange l’amante inimitabile
Cleopatra seppe da Dolabella il quale aveva una certa simpatia per lei che che Ottaviano aveva deciso di inviarla a Roma con i figli dopo tre giorni - ejkeivnhn meta; tw`n tevknwn ajpostevllein eij" JRwmhn trivthn hjmevran e[gnwken (Plutarco, Vita di Antonio, 84, 2)
La regina esautorata chiede il permesso di portare libagioni sulla tomba di Antonio. Recatasi là dice parole di amore al compagno che l’ha preceduta nella morte. Lo prega di non lasciare viva la sua compagna e di non permettere che attraverso la propria persona trionfino su di lui ajll j ejntau`qa me kruvyon meta; seautou` kai; sunvqayon ma nascondimi e seppelliscimi qui con te, perché tra i miei innumerevoli mali nessuno è così grande e terribile come questo breve spazio di tempo che ho vissuto senza di te - oujde;n ou{tw mevga kai; deinovn ejstin, wJ" oj bracu;" ou|to" crovno" a]n sou` cwri;" e[zhka” (84, 7).
Quindi Cleopatra, incoronata di fiori e abbracciata la tomba, ordinò che le si preparasse il bagno-ejkevleusen auJth`/ loutro;n genevstai (85, 1). Intanto si lava, come abbiamo visto fare ad Alcesti. Più avanti chiedera a Charmian e alle altre anncelle di adornarla dalla regina che siccome vuole tornare sul Cidno a incontrare Marco Antonio : “I am again for Cydnus-to meet Mark Antony” (V, 2, 227-228).
Così siamo passati a Shakespeare. Torniamo un poco indietro.
Entra Dolabella e congeda Proculeio dicendogli che Cleopatra rimane sotto la propria custodia. Mentre Proculeio esce, Cleopatra gi chiede di riferire a Ottaviano che lei vorrebbe morire: “Say, I would die" (V, 2, 70)
Quindi racconta a Dolabella di avere sognato Antonio e ne fa un elogio più totale e molto più sentito di un’apoteosi: His face was as the heaven; and therein stuck - a sun and moon, which kept their course and lighted - the little of the earth (79-81), la sua faccia era come il cielo e lì c’erano infissi un sole e una luna che tenevano il loro corso e illuminavano il piccolo O della terra.
Questa espressione si trova nel prologo dell’Enrico V dove this wooden O indica il palcoscenico del teatro o l’intero teatro ligneo The Globe dove si rappresentavano i drammi di Shakespeare.
Cleopatra nel rimpiangere Antonio ne ricorda la grandezza, la generosità la forza e la gioia di vivere: le sue gambe cavalcavano l’Oceano, il suo braccio alzato era il cimiero del mondo, la sua voce era armoniosa come tutte le intonate sfere per gli amici, ma se voleva dominare e scuotere il mondo, era simile al tuono che rimbomba. Quanto alla sua generosità-bounty- non c’era inverno in essa: un autunno era che si accresceva con i raccolti, le sue gioie erano come delfini; esse mostravano la schiena al di sopra dell’elemento in cui vivevano (V, 2, 82-90).
Dolabella dice di condividere il dolore di Cleopatra la quale gli domanda se sappia che cosa ottaviano intenda fare di lei.
Dolabebella con riluttanza ammette quello che Cleopatra sospetta: il vincitore la condurrà nel proprio trionfo (V, 2, 110).
Bologna 23 aprile 2021 ore 18, 44
giovanni ghiselli
p. s
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