venerdì 23 aprile 2021

La presenza degli autori classici nelle tragedie di Shakespeare. XXIV. Cleopatra e Proculeio. Perché cito Plutarco e Shakespeare nelle loro lingue

Jean-Eugène-Charles Alberti
Proculeio impedisce il suicidio di Cleopatra
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Cleopatra e Proculeio. Perché cito Plutarco e Shakespeare nelle loro lingue 


Proculeio nel dramma di Shakespeare ferma Cleopatra che aveva già sguainato un pugnato una spada per uccidersi e le dice: “fermatevi degna signora, fermatevi, do not yourself such wrong who are in this relieved latino relĕvo - but not betray’d - latino trado." (V, 2, 40 - 41), non fate un tal torto a voi stessa che in questa circostanza siete risollevata non tradita.

Ma Cleopatra si sente tradita anche dalla morte

Proculeio sbandiera la generosità (bounty, latino bonitas) del suo padrone che sarebbe oscurata dal suicidio della regina

Cleopatra invoca la morte poi risponde a Proculeio. Gli dice: “I will eat latino edo, greco e[dw - no meat, non mangerò , I’ll not drink, sir, non berrò, sinore, I’ll not sleep neither, nemmeno domirò. Non apparirò con le ali tarpate pinion’d - latino pinna, penna e ala - e non verrò insultata una sola volta - nor once be chastised - latino castigo - dal casto sguardo dell’ottusa Ottavia.

Non vuole subire l’urlante plebaglia della Roma che biasima of censuring latino censura - censēre - Rome.

Rather a ditch in Egypt - be gentle grave unto me!, piuttosto una fossa in Egitto sia la mia gentile tomba.

Cleopatra sa che “la tomba ai mortali di tutto è confine”[1] come canterà la traviata Violetta Valery e sa pure che noi poveri mortali lottiamo soltanto per la nostra sepoltura tantum de funere pugnamus [2] .

Altre sepolture del suo corpo, comunque in Egitto, immagina Cleopatra: “ponetemi piuttosto del tutto nuda sulla melma del Nilo e lasciate che le zanzare mi gonfino fino a rendermi orrenda” blow me into abhorring - altino ab - horrēre (V, 2, 58 - 60)

L’ultima, estrema possibilità è che le alte piramidi le facciano da forca - gibbet (61) e che lei penda incatenata di lassù.

Ricorderete: “Io fei giubbetto a me delle mie case” Dante, Inferno, XIII, 151), mi impiccai nella mia casa detto da un fiorentino anonimo

Quindi proculeio dice a Cleopatra: “voi estendete questi pensieri d’orrore oltre quello che potrete provocare in Cesare” (V, 2, 61 - 63)

Ora sentiamo il racconto di Plutarco dove Proculeio trattiene Cleopatra con entrambe le mani - tai`" cersi;n ajmfotevrai" e le dice: “fai torto, o Cleopatra a te stessa e a Cesare - “ajdikei`" w\ Kleopavtra kai; seauth;n kai; Kaivsara” Vita di Antonio, 79, 4) togliendogli una grande dimostrazione della bontà sua - megavlhn ajfairoumevnh crhstovthto" ejpivdeixin aujtou`, mentre calunni il più mite dei comandanti come se sfosse infido e implacabile.

Ottaviano darà nei fatti “una grande dimostrazione della sua bontà” facendo uccidere i figli di Cleopatra, compreso Cesarione avuto da Cesare.

Del resto il primo a non fidarsi,di Cleopatra era lo stesso Proculeio: le portò via l’arma e le scosse la veste mh; kruvptoi favrmakon, temendo che nascondesse qualche veleno (Vita, 79, 6)

Una brevissima spiegazione sul perché cito spesso alcune parole nella lingua degli autori.

Intanto perché mi piace farlo.

 

Perché spero di insegnare qualche rudimento di greco, latino e inglese.

Le lingue infatti dovrebbero essere insegnate attraverso i grandi autori citando, possibilmente a memoria ossia non leggendole, le loro frasi belle e chiare le quali sono memorabili, si ricordano in quanto colpiscono la sfera emotiva. Voglio inoltre nostrare la grande quantità di parole neolatine nella pur germanica lingua inglese [3].

 

Bologna 23 aprile 2021 ore 18, 19

giovanni ghiselli

 

p. s

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[1] F. M. Piave, La traviata, (III, 4)

[2] Cfr. Lucano, Pharsalia, VI, 811.

[3] Il compianto Tullio De Mauro mi fece notare che linglese è una lingua germanica profondamente latinizzata: al 75% del suo vocabolario è latina e neolatina. In Italia il prevalere del fiorentino antico sugli altri dialetti è stato in gran parte determinato dalla sua prossimità al latino.

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