venerdì 9 aprile 2021

La traviata

 


Avete visto La traviata questa sera?

 

L’etera, Violetta, è buona, generosa, come deve essere una persona vera, una persona nobile d’animo.

Il genitore di Alfredo, il vecchio genitor che tanto soffrì, il perbenista borghese che si vergogna del figlio innamorato di quel gioiello di donna è un mascalzone che spinge al dolore fino alla morte la creatura meravigliosa che ama Alfredo suo figlio, e al dolore eterno il giovane chiedendo il sacrificio dell’amore a entrambi, e perfino della vita a Violetta.

Annienta la felicità del proprio figliolo e della donna che lo ama riamata perché l’altra figlia “pura sì come un angelo” deve, chissà poi perché deve, essere sposata da un altro borghese un altro infame farabutto che non potrebbe sopportare un cognato così malamente sposato.

La vera prostituzione è in tali matrimoni dai quali emana il fetore del lupanare. E in molti casi è ancora così perché il vampiro borghese non perde né i denti per succhiare il sangue né il vizio di inghiottirlo dissanguando le vittime.

Ma dice bene Violetta, l’ex puttana redenta dall’amore e diventata  santa: “la tomba ai mortali di tutto è confine”. La tomba appunto.

Una volta una mia ex che lasciai perché mi ero innamorato di un’altra e glielo dissi appena accadde, mi fece: “Tu non sei un uomo, tu sei una prostituta”. Morì una decina di anni dopo sui 35 anni. La madre mi telefonò per farmelo sapere. Temevo mi rimproverasse. Invece mi riferì che la figlia le aveva detto: "gianni è stata la persona più buona e leale che io abbia mai conosciuto”. Si chiamava gianna come me, era triestina e viveva a Venezia dove faceva l’architetto.

Sit tibi levis tellus, tesoro. Aiutami ancora. Ti bacio.

Tuo

gianni

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