Nel Pervigilium Veneris che celebra l'inizio della primavera e la potenza di Afrodite, Amore è in vacanza ("feriatus est amor ", v. 31) perciò gli è stato ordinato di andare inerme, di andare nudo:"neu quid arcu, neu sagitta, neu quid igne laederet " (v. 33), per non ferire qualche creatura con l'arco, con la saetta, con il fuoco. Eppure, avverte l'autore, o l'autrice, "Nymphae, cavete, quod Cupido pulcher est:/ totus est in armis idem quando nudus est amor " (vv. 34-35), guardatevene o Ninfe, poiché Cupido è bello: ed è tutto armato anche quando è nudo Amore.
Cesare Pavese ribalta la posizione del vulnus : per lui è la vita che infligge ferite e l'amore anestetizza il dolore :"Perché il veramente innamorato chiede la continuità, la vitalità (lifelongness ) dei rapporti? Perché la vita è dolore e l'amore goduto è un anestetico e chi vorrebbe svegliarsi a metà operazione?"[1].
Bologna 13 giugno 2021
giovanni ghiselli
[1]Il mestiere di vivere, 19 gennaio 1938.
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