Una ragazza diciottenne sana e bella è morta ancora prima dell’esame di maturità per un farmaco raccomandato da mesi di propaganda televisiva.
Nessuna femminista ha denunciato questo orrendo femminicidio.
Parte dell’Italia invece è in festa per una partita di calcio. Bologna festeggia anche vittoria nella pallacanestro. Con il rischio oltretutto dell’aumento del contagio e della raccomandazione di farmaci anche letali.
Io proibirei tali feste.
Con chi ce l’ho? Con il nichilismo che annienta i valori a partire da quello supremo: la vita.
giovanni ghiselli
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