NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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domenica 5 settembre 2021

Prometeo III. L’arte politica.

L’arte politica Nel Protagora di Platone, il sofista racconta che Prometeo donò all’umanità il fuoco e ogni sapienza tecnica, ma non diede loro la sapienza politica. Allora i mortali commettevano ingiustizie reciproche (hjdivkoun ajllhvlou" ) in quanto non possedevano l'arte politica (a{te oujk e[conte" th;n politikh;n tevcnhn, 322b). Senza questa, che deve essere fondata sul rispetto e sulla giustizia, gli umani si disperdevano e perivano: quindi Zeus, temendo l'annientamento della nostra specie mandò Ermes a portare tra gli uomini rispetto e giustizia perché costituissero gli ordini delle città: " JErmh'n pevmpei a[gonta eij" ajnqrwvpou" aijdw' te kai; divkhn, i{n ei\en povlewn kovsmoi" (322c). Ch non le avesse accettate, doveva essere ucciso come malattia della città (322d). Nel Politico di Platone lo straniero di Elea afferma che l’arte politica regia è la cura dell’intera comunità umana (ejpimevleia dev ge ajnqrwpivnh~ sumpavsh~ koinwniva~, 276b). Guidare gli uomini come fanno i pastori con gli animali, dobbiamo invece chiamarla qreptikh;n tevcnhn, tecnica dell’allevamento, non basilikh;n kai; politikhvn tevcnhn (276c), non arte regia e arte politica. Infatti il re e l’uomo politico è quello che si prende cura (ejpimevleian) di uomini bipedi che liberamente l’accettano (eJkousivwn dipovdwn, 276d ). Socrate nel Gorgia di Platone afferma che Pericle e prima di lui Temistocle e Cimone , non hanno reso grande la città, come si dice, in quanto essa è piuttosto essa è gonfia e purulenta (oijdei` kai; u{poulo~ ejstin, 518e) poiché l’ hanno riempito di porti, di arsenali, di mura, di contributi e di altre sciocchezze del genere senza preoccuparsi in effetti della temperanza e della giustizia" (a[neu ga;r swfrosuvnh~ kai; dikaiosuvnh~, 519a). Quando il bubbone esploderà, gli Ateniesi se la prenderanno con gli ultimi politici, come l’amico Alcibiade o lo stesso Callicle, i quali non sono responsabili dei mali, ma semmai corresponsabili (519b). Socrate nel Gorgia dice pure che Pericle ha reso gli Ateniesi pigri (ajrgouv~), vili (deilouv~) ciarlieri (lavlou~), amanti del denaro (filarguvrou~), avendo introdotto la misqoforiva (515e). Si tratta di una modesta retribuzione delle cariche introdotta verso il 457: due oboli al giorno (la paga di un operaio) per gli eliasti (hJliastikovn), e 5 oboli per i buleuti (misqov~). Cleone nel 425 portò a tre oboli la paga dei giudici popolari dell’Eliea (cfr. Aristofane, i Cavalieri, 51). Pasolini negli Scritti corsari riprende la sostanza di questo luogo platonico quando denuncia lo "sviluppo" quale "fatto pragmatico ed economico" senza "progresso" come "nozione ideale" (p. 220). L’aggiogamento degli animali vantato da Prometeo, talora viene considerato una violenza fatta alla natura: Tibullo, p. e., ricorda che l’età dell’oro non conosceva le navi, né il commercio, né l’imbrigliamento dei cavalli, né l’assoggettamento del toro (I, 3, 37-46). Concludo le testimonianze accusatorie con un testo del 1818: il Frankestein ovvero il Prometeo moderno di Mary Shelley. L’autrice accusa i disastri provocati dalla scienza, anticipando una denuncia che si ripeterà durante il decadentismo . Lo studioso ginevrino si illude al pari di Prometeo:"Una nuova specie mi avrebbe benedetto come sua origine e creatore"(p.56), ma deve additare la sua opera ardita come modello negativo:"Imparate da me-se non dai miei consigli, dal mio esempio-quanto pericoloso sia l'acquisto della scienza, quanto più felice sia chi crede mondo la sua città, di chi aspira ad elevarsi più di quanto la sua natura consenta"(p.55). Pesaro 5 settembre 2021 ore 10, 30 giovanni ghiselli

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