Non c’è più Golìa
Intendeva dire che ora il gigante, Putin, l’orso russo, non sovrasta più Davide- il giovanotto Zelenskj.
Ha ignorato o dimenticato però che Golìa avrebbe perso il duello. Dunque se adesso non c’è più Golia, è rimasto solo il vincente che infatti intona epinici.
Dunque non è più il caso di mandargli le armi siccome ha già vinto.
Mi vengono in mente dei versi del dramma Alcesti (438 a. C.) di Euripide che mette in rilievo il cretinismo di Admeto attribuendo al re di Fere queste parole rivolte alla sposa che muore per salvargli la vita:
"E se io avessi la lingua e il canto di Orfeo,
così da poterti strappare all'Ade affascinando
con i canti o la figlia di Demetra o lo sposo di quella,
vi scenderei, e il cane di Plutone né
Caronte, il traghettatore di anime curvo sul remo
potrebbero trattenermi, prima che avessi riportato la tua vita alla luce"(vv. 357- 362).
In questa evocazione del cantore tracio, Kott trova dell'ironia:"anche il più ignorante degli spettatori sapeva che Orfeo non era riuscito a portare Euridice fuori dagli inferi". Egli non seppe aspettare: si girò indietro e la perdette.
Non solo: qualche decennio dopo l'Alcesti , Platone nel Simposio racconta che Orfeo non piacque agli dèi e non riebbe l'amata Euridice " o{ti malqakivzesqai ejdovkei (...) kai; ouj tolma'n e{neka tou' e[rwto" ajpovqnh/skein w{sper [Alkhsti"".(179d) poiché sembrava essere vile e non osare morire per amore come Alcesti.
“Euripide è stato straordinariamente perfido”, commenta Kott, "Admeto non solo dimentica che il cantore trace non è riuscito a recuperare la moglie, ma non gli viene in mente di assomigliargli per la sua codardia"( Mangiare Dio, p.133).
Anche io divento “straordinariamente perfido” nei confronti di chi non si adopera per la pace.
Bologna 12 maggio 2022 ore 10, 40
giovanni ghiselli
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