La 7 ha dato la notizia che dal governo britannico è partita la proposta di mandare armi in Moldavia.
Significa promuovere una guerra civile in quella regione.
Pochi giorni fa ci venne data la notizia che proprio in Moldavia c’era stata una folta manifestazione popolare filorussa.
Le armi della Nato dunque, se arrivassero, o aumentassero anche là là, servirebbero a una guerra civile: la polizia governativa le userebbe per sparare sui manifestanti ostili alle scelte del governo
In Italia i Cobas hanno manifestato contro l’invio di armi che prolungano la guerra e fanno morire altri uomini, donne, bambini, chiunque le usi. Temo che una repressione delle manifestazioni moldave possa costituire un orrendo precedente per attuare analoghe soppressioni ovunque ci si opponga a questa carneficina che non accenna a cessare.
La 7 attraverso il bravo Steimann, la cui ricezione del resto arriva spesso disturbata, ha dato pure notizia di un’avanzata dei Russi. Allora dire che le condizioni di pace devono essere dettate dagli Ucraini come fanno diversi leader occidentali significa volere il proseguimento della guerra a tutti i costi. Costi in termine di vite umane, di carestie, di povertà sempre più diffusa.
Bologna 21 maggio 2022 ore 19.06
giovanni ghiselli
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