martedì 17 maggio 2022

Sofocle, "Edipo re". 37. versi 322-333

Adolfo De Carolis, Edipo re
PER VISUALIZZARE IL GRECO SCARICA IL FONT 
HELLENIKA QUI E GREEK QUI
 

Traduzione

Edipo
Non hai detto parole secondo la legge né amichevoli per questa città che ti nutrì, sottraendole questo responso.

Tiresia
Vedo infatti che neppure per te la tua parola va
a proposito, e allora, per non subire lo stesso anche io

325

Edipo
No per gli dei, tu che sai non volgerti indietro, poiché
 noi tutti qui ti baciamo supplici.

Tiresia
Voi tutti infatti non dovete sapere; io i miei mali,
per non dire dei tuoi, che non debba mai svelarli

Edipo
Che cosa dici? Mentre sei al corrente non parlerai, ma pensi 330/
di tradirci e rovinare la città?
 
Tiresia
Io non addolorerò me stesso né te; perché fai
quest'indagine invano? Infatti non potresti venire a saperlo da me. 333
 
Inizia di qui una disticomitia che procede fino al v.333.
 
-322 e[nnoma..prosfilh'. Ora il tiranno accusa il vate in modo diretto: tu vai contro la legge e non ami i Tebani, mentre io sono disposto a tutto pur di salvare la città che pur non mi ha nutrito come ha fatto con te.
323-s j(e) ejvqreye (aoristo di trevfw): il motivo della città nutrice è tovpo" letterario ricorrente da Eschilo (Coefore, 66),a Platone(Repubblica,470d) a Leopardi ("alma terra natia "della canzone All'Italia).
 
324oJrw': Tiresia non può sottrarsi alla provocazione e ribatte alle accuse: con questo verbo rivendica a sé la capacità di vedere con una vista più chiara di quella del re che parla a sproposito.
-ijo;n: participio predicativo (di ei\mi) dipendente da oJrw'.—325 taujto;n=taujtov=idem .

-325 pavqw=la finale rimane sospesa. In italiano potrebbe completarsi con un'espressione come"taccio", oppure"me ne vado".
 
326 ajpostrafh/'":cong.(esortativo) aor. passivo di ajpostrevfw. Edipo vuole incriminare Tiresia di tradimento, o per lo meno di cattiva volontà. Il figlio di Laio intende aiutare i Tebani (v.13), ma non ha i mezzi per farlo poiché non vede lontano; il vate possiede la visione mentale ma non ha il coraggio.
-327 pavnte" se proskunou'men: per sottolineare la colpevole ignavia di Tiresia e rinfacciargliela, Edipo indica con il dito (oi{d j è parola che suggerisce un gesto) la sottomissione e l'attesa di tutto il popolo includendo anche se stesso fra i supplici (iJkthvrioi).
 
-328 pavnte": Edipo è riuscito a creare una frattura tra Tiresia e la povli": il vate impaurito mette il re dalla parte dei cittadini, e se stesso dall'altra. E' quanto voleva il suo avversario che aveva già operato questa divisione nel verso precedente.
-ta[m j =ta; ejmav.--ta; s j=sav. Il profeta indirizza al re un avvertimento personale che allude all'enormità dei suoi mali, troppo grandi per essere detti.
 
331prodou'nai: infinito aoristo di prodivdwmi.Edipo si sdegna davanti alla reticenza di Tiresia: per lui che impiega tutta la forza, la vita stessa, al fine di raggiungere la consapevolezza, ed è disposto a correre i rischi estremi pur di arrivarci, un uomo, e profeta per giunta, il quale, sapendo, non parla, è un traditore deleterio
 
-332 ou[t j =costituisce una sola sillaba lunga con w di ejgw;, per sinalefe.

333 -a[llw"=mavthn, invano.Tiresia non capisce che il dolore può trasfigurarsi in crescita e comprensione, né si rende conto che nel suo antagonista, oltre alla volontà di potere, c'è un desiderio di sapere tanto forte che non permetterà la reticenza a lungo.
-a[n puvqoio=ott. (potenziale) dell'aoristo di punqavnomai.
 

Bologna 17 giugno 2022 ore 18, 48
giovanni ghiselli

Nessun commento:

Posta un commento

Il caso Vannacci e la doverosa difesa della parresia.

  Sono in disaccordo su tutto quanto dice,   scrive e forse pensa il generale Vannacci, eppure sostengo la sua libertà di parola, come...