Adolfo De Carolis, Edipo re |
Conclusione del prologo dell’Edipo re e la deprecabile guerra quotidiana
Traduzione
Sacerdote
O figli, alziamoci; infatti venimmo qua appunto per questo
aiuto di cui questo ci dà l'annuncio.
Febo che ha mandato questi vaticini
venga salvatore e nello stesso tempo ponga fine al morbo
-147 iJstwvmesqa=cong. esortativo di i{stamai: il sacerdote ripete l’invito rivolto da Edipo ai supplici i quali devono dare prova di quella vitalità (i{stasqe,v.143) che il re presume di infondere, con il suo impareggiabile intervento, sulla propria terra e i suoi sudditi.
-148 o{d j l’attore deve indicare il personaggio Edipo con un gesto della mano.
149 Foi`bo~ : il sacerdote prepara la preghiera della Parodo agli dei dell’Olimpo togliendo qualche cosa alla presunzione del re di essere lui il salvatore primo della città contagiata invero dallo stesso Edipo-manteiva~: i vaticini sono invocati dal sacerdote mentre più avanti prima Giocasta, poi Edipo cercheranno di negarne la veridicità: “O vaticini degli dei, dove siete?- w\ qew'n manteuvmata,-i{n j ejstev;" 946-947); quindi il re fa eco alla madre con questa tirata blasfema:" Ahi, perché dunque, o donna, uno dovrebbe osservare/ il fatidico altare di Delfi o gli uccelli/ che schiamazzano in alto? (...) Gli oracoli che c'erano, li ha presi/ Polibo che giace presso Ade, ed essi non valgono nulla"(vv.964- 966 e 971-972).
150 swthvr: salvatore capace di porre termine al male può essere soltanto un nume: la successiva parodo invoca Zeus, Apollo, Atena, Artemide, mentre depreca Ares il violento- to;n malerovn 190.
Nella difficoltà attuale, la guerra in Ucraina che minaccia tutta l’Europa e il mondo intero, i poteri forti, quelli adesso purtroppo veri, ricorrono alla guerra, alle armi, allo sterminio da una parte e dall’altra.
Credo che una soluzione ragionevole e accettabile potrebbe venire da un accordo proposto dai capi delle chiese cristiane.
Poco fa in televione (la 7) è comparso un ceffo armato che esibiva foto di se stesso con un mitra in mano, quindi ha sventagliato questa raffica di parole: “Il popolo ucraino è il più grande del mondo. Crediamo nella libertà e nella vittoria”.
Io ribatto: “ tale razzismo non può vincere, non vincerà”.
150 pausthvrio": Apollo è invocato come salvatore che faccia cessare (pauvw) il morbo. Questa chiusura del prologo è in contrasto con quanto ha detto il protagonista al v.145: "poiché io farò tutto". Si preannuncia il conflitto fra il tiranno e la classe sacerdotale: quello pensa di salvare la città agendo da solo, mentre il sacerdote invoca la potenza del nume e sembra avvertire Edipo che la salvezza deriverà non dalla sua attività ma dalla sua passività.
Bologna 7 maggio 2022- ore 11, 18
giovanni ghiselli
p. s.
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