L’ironia tragica di Sofocle e dei pessimi esegeti di questa guerra.

L’ironia tragica di Sofocle fa dire a Edipo parole che arrivano al pubblico e a noi con il significato rovesciato rispetto a quello creduto da chi le pronuncia.
 
 Edipo dice:
“come per mio padre
combatterò e dappertutto arriverò 265
cercando di prendere l'autore manuale della strage”  
(Edipo re, vv. 264-266)
Ebbene il protagonista eponimo di questa tragedia non sa ancora che Laio, il re di Tebe ucciso per strada era davvero suo padre e non sa di averlo ammazzato proprio lui.
Ma il pubblico seduto a teatro lo sa e le parole di Edipo arrivano a chi le ascolta o le legge come un’eco rovesciata.
 
Altrettanto succede alle parole dette da molti commentatori di questa guerra: mandare sempre più armi in Ucraina, dicono, e stringere sempre più l’accerchiamento della Nato alla Russia, porterà alla vittoria dell’Occidente e alla pace, una pace giusta. Alcuni affermano questo per cretinismo, ma i più lo fanno sperando in promozioni e avanzamenti. Il fatto è che la maggioranza degli Italiani sa bene che questo metodo ci sta avviando sulla strada della guerra mondiale che infiniti dolori infliggerà a quasi tutti.
 
Dobbiamo dunque muoverci per fermare il massacro presente e il prossimo programmato da chi spera di trarne profitto e dai loro servi che si aspettano l’osso lanciato ai cani affamati.
Bologna 14 maggio 2022 ore 10, 23
giovanni ghiselli
p. s.
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