Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
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giovedì 2 settembre 2021
Il successo.
Rispondo collettivamente ai non pochi che sono intervenuti sulla questione del Leone d’oro
Alcuni mi hanno approvato, altri sono rimasti perplessi e c’è chi mi ha scritto che nelle mie parole ha trovato dell’invidia e risentimento per l’uomo di successo.
Rispondo che se provassi invidia per quanti hanno successo la proverei per persone della categoria cui appartengo: quella dello studioso e dell’educatore. Ma non la provo.
Quando ne incontro o leggo uno più bravo di me, cerco di imparare da lui o lei.
L’unico successo che mi attira è quello di chi ha la capacità di aiutare quanti ne hanno bisogno. Io cerco di farlo con la parola.
Questa è la categoria cui appartengo e questo è il successo cui tengo.
Il successo celebrato ieri a Venezia è del genere definito bene da P. P. Pasolini
"Ecco che cos'è il successo: una vita mistificata dagli altri, che torna mistificata a te, e finisce col trasformarti veramente" .
Uomini di successo che ho ammirato senza provare alcuna invidia sono stati, per esempio, Remo Bodei e Tullio De Mauro. Oltre essere colti e intelligenti erano uomini buoni, generosi, leali come dovrebbe essere ogni uomo. Li ricordo sempre con affetto e gratitudine.
Non ne nomino alcuno vivente perché non voglio che si sentano blanditi dalle mie parole.
Ne sono rimasti ben pochi del resto. Spero che seguitino a vivere e operare perché imparo da loro come continuo a imparare da tutti i miei auctores: Omero e tutti i successivi che considero i miei amici più cari e dei quali mi avvalgo per proseguire, finché Dio me lo consentirà, nella mia opera educativa.
I miei successi sono i 41 anni di lezioni tenute nella scuola pubblica dalle medie inferiori all'Università, poi le centinaia di conferenze che mi sono state richieste e ho fatto per lo più gratis a persone molto interessate ad ascoltarmi, quindi il milionecentosessantaduemilasettecentoquarantasei lettori del mio blog fino a questo momento.
Facebook non ha il contatore ma i lettori lì sono ancora più numerosi.
I successi da tappeto rosso non mi attirano poiché sono quasi sempre pieni di rumore e di furia e non significano nulla di buono
Pesaro 2 settembre 2021 ore 17, 03
Saluti
gianni
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