Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna - Tutte le date link per partecipare da casa: meet.google.com/yj...
domenica 5 settembre 2021
Pensieri sparsi.
Perché molti italiani pronunciano la nostra lingua madre con una dizione incomprensibile per chi non fa parte del loro branco?
Perché la dizione riceve l’influsso del pensiero, in questo caso di un pensiero confuso e stentato.
Un professore, uno scrittore, un regista insomma un uomo imbecille annoia e basta la noia a renderlo inascoltabile, illeggibile, insopportabile.
Qui a Pesaro la sera al tramomto, sul molo del porto, incontro vecchi compagni di scuola dai lineamenti scuciti quando va bene. Altrimenti sono spariti. Ringrazio Dio di essere ancora tra questi sopravvissuti della scuola media Lucio Accio (1955-58) e del liceo Terenzio Mamiani (19558-63), di incontrarli, di vedere nelle loro tante scuciture tutte le mie.
Ci domandiamo: come staaaaii? Allungando ancora le vocali con la nostra cantilena pesarese. La mia risposta è “finché mi trovi qui invece che all’ospedale o peggio, significa che sto bene. Anche te vedo bene.” Quindi ci congratuliamo non senza commemorare i compagni di scuola caduti in questa lotta per sopravvivere.
“Si diventa morali appena si è infelici (…) I castighi si crede di evitarli, perché stiamo attenti alle carrozze quando si attraversa la strada, perché evitiamo i pericoli. Ma ve ne sono di interni. L’incidente viene dalla parte cui non si pensava, dal di dentro, dal cuore” (Proust, All’ombra delle fanciulle in fiore, p. 219)
Pesaro 5 settembre 2021 ore 18, 06
giovanni ghiselli
p. s.
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