Ricordate quelli che nel primo tempo del covid dicevano che questo virus non è più letale del consueto latore delle solite influenze stagionali?
Intanto i morti cadevano come le foglie in autunno.
"Uno sull'altro/potresti vederli, come uccelli dalle larghe ali/con maggiore veemenza del fuoco che infuria, levarsi/verso la sponda del dio della sera./E la città muore senza tenere conto di questi/e progenie private della pietà giacciono a terra portatrici di morte senza compassione".
Sono i morti di peste nella Tebe dell'Edipo re di Sofocle (cfr. vv. 175-181)
Io non li ho dimenticati.
Ora molti dei negazionisti di allora sostengono che non c’è nessuna evidenza di un rapporto causa-effetto tra la somministrazione del vaccino astrazenega e la morte dopo poche ore di chi lo ha ricevuto nel sangue.
Certo, sono pochi, e si può sempre dire che chi si sfracella in fondo a un burrone non è morto per l’urto e il colpo della caduta, bensì a causa del suo cuore malandato che ha smesso di battere per la paura durante il volo.
Io che non me ne intendo né punto né poco, sospendo il giudizio, pratico l’opportuna ejpochv, e aspetto i risultati degli studi seri fatti da veri scienziati. Intanto considero i fatti e mi guardo dai chiacchieroni interessati che sputano sentenze.
Insomma non sto affermando nulla apoditticamente quando non c’è nessuna evidenza, nemmeno quella di chi nega del tutto la nocività di astragenica o come si chiama.
Mi limito a prendere tempo. Per ora dubito di quanti sono stati più di una volta smentiti dalla realtà dei fatti.
Bologna, 13 marzo 2021
giovanni ghiselli
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