Il potere dovrebbe essere un “onorevole servizio” in favore del popolo.
Siamo nel tempo della post-politica. Non postmoderno che non significa nulla ma postpolitico.
Voglio dire che l’interesse per la polis, la comunità va sparendo.
Gli uomini politici dell’età precedente, tanto i liberali quanto i tiranni, cercavano di acquistare potere per realizzare i loro progetti, buoni o cattivi che fossero. Né Togliatti o Nenni, né De Gasperi, né Aldo Moro o Amintore Fanfani o Nilde Iotti o Tina Anselmi, o Rosy Bindi, ma nemmeno Mussolini, Hitler e Stalin si sono arricchiti mentre gestivano il potere.
Alcuni cretini ora mi daranno del nazista, altri idioti del democristiano, altri imbecilli ancora dello stalinista.
Al di là delle etichette che rifiuto, credo che gestire il potere debba essere un onorevole servizio dedicato al bene comune.
Dedizione al bene comune è il mio comunismo aristocratico. Ed è il cristianesimo che mi piace: quello evangelico
Una bella gestione che ora riconosco solo a papa Bergoglio.
Eppure ho sentito dei mascalzoni ipocriti sedicenti cristiani mormorare contro Papa Francesco etichettandolo come “Anticristo”.
A tal punto di stravolgimento della politica, della storia, della verità è arrivata la parte atomizzata, impolitica, cattiva del nostro popolo.
Baci
gianni
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