Friedrich, Inverno |
Tempo e Bellezza - Tempo educato dai Tempi, Bellezza che
forma il Tempo”.
La conferenza si terrà online in data 27 marzo 2021, ore 11.00–12.30.
A chi vuole seguirla on line posso inviare il link per posta elettronica
g.ghiselli@tin.it
L’orrore della vecchiaia
Il Terzo stasimo dell’ Edipo a Colono (1211-1248 ) è il canto della sapienza silenica.
Una vita troppo lunga che supera il limite non è desiderabile. Il tempo della vecchiaia cancella ogni bene.
Sofocle nel suo ultimo dramma fa cantare al coro:
“M¾ fànai
tÕn ¤panta ni
k´ lÒgon· tÕ d', ™peˆ fanÍ,
bÁnai ke‹qen Óqen per ¼
kei, polÝ deÚteron, æj t£cista.
`Wj eât' ¨n tÕ nšon parÍ
koÚfaj ¢frosÚnaj fšron,
t…j pl£gcqh polÝ mÒcqoj œ
xw; t…j oÙ kam£twn œni;
fÒnoi, st£seij, œrij, m£cai
kaˆ fqÒnoj· tÒ te kat£mempton ™pilšlogce
pÚmaton ¢kratj ¢prosÒmilon
gÁraj ¥filon, †na prÒpanta
kak¦ kakîn xunoike‹”.
Non essere nati supera/ tutte le condizioni, poi, una volta apparsi,/ tornare al più presto là/ donde si venne,/ è certo il secondo bene./ Poiché quando uno ha oltrepassato la gioventù/ che porta follie leggere, /quale travagliosa disfatta resta fuori?/ Quale degli affanni non c'è?/Invidia, discordie, contesa, battaglie,/ e uccisioni; e sopraggiunge estrema/ la spregiata vecchiaia impotente,/ asociale, priva di amici /dove convivono tutti i mali dei mali"(vv.1224-1238).
Per quanto riguarda l’estremo male costituito dalla vecchiaia, Leopardi nel canto Il tramonto della luna (1836) scrive:
“D’intelletti immortali
Degno trovato, estremo
Di tutti i mali, ritrovar gli eterni
La vecchiezza, ove fosse
Incolume il desio, la speme estinta,
secche le fonti del piacer, le pene
maggiori sempre, e non più dato il bene” (vv. 44-50)
Viceversa: la bellezza della vecchiaia. Creare bellezza nella vecchiaia
Nell'Eracle , Euripide attraverso "il cantuccio" del coro fa questa sua dichiarazione d'amore alla bellezza e alla poesia:"non cesserò mai di unire le Grazie alle Muse, dolcissimo connubio - ouj pauvsomai ta;" Cavrita" - tai'" Mouvsai" sugkatameignuv", hjdivstan suzugivan - Che io non viva senza la Poesia ma sia sempre tra le corone - mh; zw/hn met j ajmousiva", aijei; d j ejn stefavnoisin ei[hn - Ancora vecchio l'aedo fa risuonare la Memoria"(vv. 673-679).
Svevo: la libertà della vecchiaia quando non si deve dimostrare più niente a nessuno e si è liberi
Nel racconto Corto viaggio sentimentale , rappresenta un uomo anziano, il signor Aghios, che pensa alla libertà negata dal matrimonio:"Venticinque anni prima il signor Aghios s'era scelta la consorte. Quale gioia quando, vincendo ogni difficoltà, egli era arrivato a dirla sua, trovando naturale che, in compenso, egli appartenesse a lei. Egli era stato felicissimo. Oh! tanto! Nella grande libertà del viaggio egli tuttavia pensò che se venticinque anni prima, invece che sentire il bisogno di sposarsi, egli avesse sentito l'istinto del malfattore e l'avesse soddisfatto con un omicidio, certo a quest'ora, a forza di amnistie, egli sarebbe stato del tutto libero, magari di viaggiare"[1]..
Il protagonista di Senilità , Emilio Brentani, è un trentacinquenne dall'anima stanca, mentre la vecchiaia anagrafica di altri personaggi è, come nota Magris in L'anello di Clarisse (p.198):" libertà dall'obbligo di attestare a se stessi e agli altri il proprio valore, la propria capacità e vitalità".
giovanni ghiselli
La conferenza si terrà online in data 27 marzo 2021, ore 11.00–12.30.
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g.ghiselli@tin.it
L’orrore della vecchiaia
Il Terzo stasimo dell’ Edipo a Colono (1211-1248 ) è il canto della sapienza silenica.
Una vita troppo lunga che supera il limite non è desiderabile. Il tempo della vecchiaia cancella ogni bene.
Sofocle nel suo ultimo dramma fa cantare al coro:
k´ lÒgon· tÕ d', ™peˆ fanÍ,
bÁnai ke‹qen Óqen per ¼
kei, polÝ deÚteron, æj t£cista.
`Wj eât' ¨n tÕ nšon parÍ
koÚfaj ¢frosÚnaj fšron,
t…j pl£gcqh polÝ mÒcqoj œ
xw; t…j oÙ kam£twn œni;
fÒnoi, st£seij, œrij, m£cai
kaˆ fqÒnoj· tÒ te kat£mempton ™pilšlogce
pÚmaton ¢kratj ¢prosÒmilon
gÁraj ¥filon, †na prÒpanta
kak¦ kakîn xunoike‹”.
Non essere nati supera/ tutte le condizioni, poi, una volta apparsi,/ tornare al più presto là/ donde si venne,/ è certo il secondo bene./ Poiché quando uno ha oltrepassato la gioventù/ che porta follie leggere, /quale travagliosa disfatta resta fuori?/ Quale degli affanni non c'è?/Invidia, discordie, contesa, battaglie,/ e uccisioni; e sopraggiunge estrema/ la spregiata vecchiaia impotente,/ asociale, priva di amici /dove convivono tutti i mali dei mali"(vv.1224-1238).
Per quanto riguarda l’estremo male costituito dalla vecchiaia, Leopardi nel canto Il tramonto della luna (1836) scrive:
“D’intelletti immortali
Degno trovato, estremo
Di tutti i mali, ritrovar gli eterni
La vecchiezza, ove fosse
Incolume il desio, la speme estinta,
secche le fonti del piacer, le pene
maggiori sempre, e non più dato il bene” (vv. 44-50)
Viceversa: la bellezza della vecchiaia. Creare bellezza nella vecchiaia
Nell'Eracle , Euripide attraverso "il cantuccio" del coro fa questa sua dichiarazione d'amore alla bellezza e alla poesia:"non cesserò mai di unire le Grazie alle Muse, dolcissimo connubio - ouj pauvsomai ta;" Cavrita" - tai'" Mouvsai" sugkatameignuv", hjdivstan suzugivan - Che io non viva senza la Poesia ma sia sempre tra le corone - mh; zw/hn met j ajmousiva", aijei; d j ejn stefavnoisin ei[hn - Ancora vecchio l'aedo fa risuonare la Memoria"(vv. 673-679).
Svevo: la libertà della vecchiaia quando non si deve dimostrare più niente a nessuno e si è liberi
Nel racconto Corto viaggio sentimentale , rappresenta un uomo anziano, il signor Aghios, che pensa alla libertà negata dal matrimonio:"Venticinque anni prima il signor Aghios s'era scelta la consorte. Quale gioia quando, vincendo ogni difficoltà, egli era arrivato a dirla sua, trovando naturale che, in compenso, egli appartenesse a lei. Egli era stato felicissimo. Oh! tanto! Nella grande libertà del viaggio egli tuttavia pensò che se venticinque anni prima, invece che sentire il bisogno di sposarsi, egli avesse sentito l'istinto del malfattore e l'avesse soddisfatto con un omicidio, certo a quest'ora, a forza di amnistie, egli sarebbe stato del tutto libero, magari di viaggiare"[1]..
Il protagonista di Senilità , Emilio Brentani, è un trentacinquenne dall'anima stanca, mentre la vecchiaia anagrafica di altri personaggi è, come nota Magris in L'anello di Clarisse (p.198):" libertà dall'obbligo di attestare a se stessi e agli altri il proprio valore, la propria capacità e vitalità".
giovanni ghiselli
[1]In Italo Svevo, I Racconti, Rizzoli, Milano, 1988, p.438.
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