NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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martedì 30 marzo 2021

La presenza degli autori classici nelle tragedie di Shakespeare. XVIII. Antonio e Cleopatra. Shakespeare, Plutarco e Seneca

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Shakespeare Antonio e Cleopatra
(1608). Plutarco (Vita di Antonio). Seneca Oedipus

All’inizio del dramma entrano Demetrio e Filone amici di Antonio.
Filone dice che il grande guerriero del tempo passato , Antonio simile a Marte ha subito una involuzione: il suo cuore di condottiero his captain’s heart  rinnega oramaio tutto il temperamento reneges all temper : i suoi respiri sono diventati muggiti e fanno da  ventaglio to cool a gipsy’s lust  (I, 1-10) per raffreddare la lussuria di una zingara.
Più avanti Enobarbo racconta: “When she first met Mark Antony, she pursed up his heart, upon the river of Cydnus (II, 2, 191), dal momento che conobbe Marco Antonio sopra il fiume Cidno  ella mise nella propria borsa (cfr. greco buvrsh latino bursa) il  cuore di lui.

Plutarco fa notare un’ analogia non onorevole tra Eracle e Antonio: come Eracle fu schiavizzato da Onfale, la regina di Lidia che gli tolse la clava e la pelle leonina- to; rJovpalon kai; th;n leonth'n (Vita, 90, 3), così Cleopatra ammaliò, disarmò Antonio e lo persuase a rimanere ozioso divertendosi con lei sulle spiagge di Canòpo.

Entrano i due amanti tra squilli di trombe, mentre Filone continua a notare la degradazione di Antonio:  vedrai il terzo pilastro del mondo trasform’d into a trumpet’s fool trasformato nello zimbello di una trombona (I, 1,  12-13)
Cleopatra chiede all’amante how much quanto è grande è il suo amore, e lui risponde “there’s beggary in the love that can be reckon’d”  (I, 1, 15)-  c’è della mendicitànell’amore che può essere calcolato.

Cleopatra insiste nel chiedere un confine e Antonio risponde che bisognerà trovare un nuovo cielo e una nuova terra.
 Il triumviro afferma la propria identità di uomo passionale  e celebra l'amore che lo lega a Cleopatra dicendo:"kingdoms are clay" ( …) the nobleness of life is to do thus  (I, 1, 35-37) i regni sono fango, la nobiltà di vita è fare così, quindi abbraccia la regina egiziana dicendo che il loro mutuo amore gli fa imporre al mondo, rischiando una punizione, di riconoscere che costituiscono una coppia incomparabile. E' il prevalere della passione sulla rispettabilità, sulle convenienze, sulla ragionevolezza.
Non c'è un minuto delle nostre vite che si debba protrarre senza qualche piacere. What sport to-night?  (I, 1, 46-47) quale divertimento questa notte?

Il potere è un falso bene anche per Seneca.
Il regnum  è un fallax bonum del quale non c'è da gioire: copre grande quantità di mali sotto un aspetto seducente:" Quisquamne regno gaudet? O fallax bonum/quantum malorum fronte quam blanda tegis"(Seneca, Oedipus,vv.7-8), qualcuno gode del regno? O bene ingannevole, quanti mali copri sotto una facciata così lusinghiera!. Sono parole di Edipo che dà inizio al dramma descrivendo l'infuriare della pestilenza.

Antonio diceva di essere parente di Eracle per la stirpe e affine a Dioniso poiché ne imitava lo stile di vita, Si faceva chiamare Diovnuso" nevo" (Plutarco, Vita di Antonio, 60, 2-5).
 
Antonio imita Dioniso e Cleopatra Afrodite. Teatralità dei due amanti
 
Plutarco cita due versi (4-5) dell’Edipo re ("la città è piena tanto del fumo dei sacrifici,/quanto di preghiere, quanto di gemiti” il quarto verso è leggermente modificato e il quinto senza ritocchi) per significare la dissolutezza pestifera di Antonio: quando il triumviro si recò in Oriente, l’Asia intera, come quella famosa città di Sofocle (Tebe) era piena di fumi di incenso, e insieme di peani e di gemiti (Vita di Antonio,  24, 3).
Subito dopo il biografo racconta che Antonio entrò in Efeso preceduto da donne vestite come le Baccanti e da uomini e fanciulli abbigliati da Satiri e da Pan; la città era piena di edera, tirsi, zampogne e flauti e la gente acclamava Antonio come Dioniso che dà gioia e amabile (Caridovthn kai; Meilivcion). Per alcuni sarà stato tale, ma per i più era
j Wmhsth;~ kai;  jAgriwvnio~ (24, 4-5), Dioniso Crudivoro e Selvaggio.
Sono due aspetti dell’ambiguità di questo dio.
Quando Cleopatra si recò da Antonio risalendo il fiume Cidno, con teatralità ancora più vistosa di quella del triumviro, si diffuse dappertutto la voce che Afrodite con il suo corteo andava da Dioniso per il bene dell’Asia (wJ~ hJ jAfrodivth kwmavzoi pro;~ to;n Diovnuson ejp j ajgaqw`/ th`~  jAsiva~, 26, 5). Quindi Plutarco racconta alcune buffonate che i due amanti compivano divertendo gli Alessandrini i quali dicevano che Antonio con i Romani usava la maschera tragica e con loro quella comica ( levgonte~ wJ~ tw`/ tragikw`/ pro;~ tou;~  JRomaivou~ crh`tai proswvpw/, tw`/ de; kwmikw/` pro;~ aujtouv~,  29, 4).

 
Arrivano presto però brutti segni con tristo annunzio di futuro danno.
 
Torniamo al pimo atto
L’Antonio di Shakespeare mostra di avere compreso il rischio di rimanere stregato dalla regina incantatrice già nel primo atto quando gli portano la notizia della morte di Fulvia e lui, che pure l’aveva auspicata, se ne dispiace: “I must from this enchanting queen break off ” (I, 2, 126), devo sottrarmi a questa regina incantatrice.
Poi parlando con Enobarbo, aggiunge: “she is cunning past man’s thought” (142), quella è astuta oltre il pensiero umano.
Quindi : “would I never seen her!” 150), vorrei non averla mai vista!


Bologna 30 marzo 2021 ore 17, 10
giovanni ghiselli

p. s
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