NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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mercoledì 3 marzo 2021

Si bene calculum ponas, ubique naufragium est

Scrive bene Michela Marzano a pagina 26 di “la Repubblica” di oggi 3 marzo 2021. Afferma che “forse è arrivato il momento di fare i conti con la realtà”. Mi vengono subito in mente queste parole del Satyricon: “si bene calculum ponas, ubique naufragium est " (115, 17), se fai bene i conti, il naufragio è dappertutto.

E’ inutile illudere e illudersi. Mi associo alla poposta della Marzano la quale scrive che “passare il tempo a criticare la Dad (…) non serve a nulla”.

La Dad certamente è un ripiego, ma siamo in guerra e non la stiamo vincendo. Allora invece di continuare a lamentarci della Dad  dobbiamo “ripensarla, e strutturarla e renderla accessibile a tutti e a tutte distribuendo tablet, computer e chiavette”.

Qualche  riga più sotto si legge: “Sono anch’io un’insegnante e sono la prima a non poterne più della Dad, a essere stremata, a ritrovarmi la sera con il mal di testa (…) Ma forse è arrivato il momento di fare i conti con la realtà e mettere in fila la lista delle priorità senza perdermi in chiacchiere inutili”. Ho copiato queste parole perché anche io, insegnante in pensione che da 10 anni tiene conferenze, ho detestato a lungo la Dad e ho cercato di non ricorrervi. Anche perché sono ipotecnologico al punto che non ho mai avuto un telefonino e non uso più nemmeno l’automobile.

Ma il 13 ottobre del 2020 iniziai un corso in presenza e avevo studenti adulti molto attenti, e tanto motivati da motivare me. Sicché decisi di ricorrere alla Dad. Non avevo il computer attrezzato e andavo e vado nella sede della Primo Levi mi lasciano usare uno del loro. Non sapevo e non so nemmeno avviare il programma ma lo hanno fatto e lo fanno tuttora, molto gentilmente, le segretarie. Ho deciso di procurarmi un computer adeguato  a tenere conferenze anche da casa.

Non c’è altro da fare. Se vogliamo continuare a informare e formare parlando, dobbiamo diventare seguaci di Prometeo quale inventore delle tevcnai. Mettendo anche in conto però che esse sono un mezzo indispensabile, solo un mezzo e solo provvisoriamente speriamo, per il fine  dell’educazione. Questa non avrà la qualità della paideia data e ricevuta in presenza ma è meglio di niente. E molto meglio delle chiacchiere.


Bologna 3 marzo 2021 ore 21, 52  giovanni ghiselli


p. s

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