Bene hanno fatto i paesi europei a sospendere la somministrazione del vaccino che ha causato dei morti, sia pure pochi.
E’ limitata la razionalità di coloro che tengono il conto dei morti e considerano salutare il farmaco in quanto è meno letale del virus, arrivando perfino a dire che pure quei pochi possono essere defunti per la loro condizione di valetudinari.
Alcuni, in malafede, fanno certi conti cinici per calcolo oppotunistico: mi conviene dire questo. Altri per conformismo seguono quello che sentono dire dalle voci presunte autorevoli.
Tuttavia in molti prevale la paura, forse pure poco logica, di entrare in quel piccolo numero di morti per un’iniezione subita mentre sono in buona salute.
Quelli che vogliono ricondurre tutto alla loro logica dubbia, e vorrebbero eliminare ogni forma di irrazionalità, mi fanno pensare alle Baccanti di Euripide dove Dioniso porta l’irrazionale a Tebe e suo cugino Penteo, il re della città, cerca di fermarlo imprigionandolo. Ma Bacco si libera magicamente, quindi affascina, poi travolge il parente facendolo sbranare dalle sue seguaci guidate dalle zie di entrambi e dalla madre del re. Le baccanti appunto.
La vita è Logos, ma si riduce alla logica.
Quelli che non arrivano al Logos “Sono gli I. M. , per citare Elsa Morante, gli Infelici Molti, ossia la maggioranza, o la media, fondata sulla razionalità e sul buon senso, che non comprendono la grazia di Dioniso, la sua libertà, e, perciò, finiscono atrocemente nella strage: di cui peraltro la irrazionalità stessa è patrona. Quanti Péntei, nella nostra società (…) I Pentéi italiani sono dei mediocri, dei meschini imbecilli, neanche degni di essere dilaniati dalle Menadi ”[1].
Concludo affermando che non è solo dubbia ma pure falsa la logica di quanti sostenevano che il vaccino è sicuro mentre alcuni morivano dopo che l’avevano ricevuto nel sangue. Poi si è detto: sangue già debole, senza conoscere lo stato di salute di queste persone. Non credo che il militare e l’insegnante, per esempio, fossero già malati a morte prima di vaccinarsi.
Logica presunta dunque: tanto è vero che ieri è stata smentita da quasi tutta l’Europa. Ora gli apologisti di astrazeneca, per sostenere la menzogna dell’assoluta sicurezza, dicono che la sospensione è solo una misura cautelativa.
Certo, ma ci si cautela da quanto fa male.
Non tutti i farmaci sono buoni per tutti, ci vuole prosochv, attenzione: molta e grande attenzione caso per caso.
Nel quarto canto dell’Odissea, Elena mette nel vino un farmaco quale antidoto al dolore, all'ira, e oblio di tutti i mali (vv. 220-221). L'aveva avuto in Egitto la cui terra produce farmaci, molti buoni e molti tristi mescolati ("favrmaka, polla; me;n ejsqla; memigmevna, polla; de; lugrav", v. 230).
Bologna 16 marzo 2021, ore 10 e 8 minuti
giovanni ghiselli
p. s.
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