Ellen Terry nella parte di Lady Macbeth, ritratta da John Singer Sargent nel 1889. |
Donne che vogliono defemminizzarsi
Medea pensa di incenerire l'istmo di Corinto e di assumere la ferocia massima negando la propria femminilità: "Per viscera ipsa quaere supplicio viam,/si vivis, anime, si quid antiqui tibi/remanet vigoris; pelle femineos metus/et inhospitalem Caucasum mente indue./Quodcumque vidit Pontus aut Phasis nefas,/videbit Isthmos. Effera ignota horrida,/tremenda caelo pariter ac terris mala/mens intus agitat: vulnera et caedem et vagum/funus per artus " (vv. 40-48), attraverso le viscere stesse cerca la via per il castigo, se sei vivo, animo, se ti rimane qualche cosa dell'antico vigore; scaccia le paure femminili e indossa mentalmente il Caucaso inospitale. Tutta l'empietà che il Ponto o il Fasi hanno visto, le vedrà anche l'Istmo. La mia mente medita dentro di sé malvagità feroci, inaudite, terrificanti, terribili per il cielo parimenti e per le terre: ferite e strage e un cadavere disperso tra le membra.
Il Caucaso situato tra il Mar Caspio e il Mar Nero significa un luogo selvaggio[1] che, indossato psicologicamente, rende la persona selvaggia :" un ambiente fisico reale-sorgente, primavera, albero, crocicchio- è animato (…) Le nostre anime sulla terra accolgono la terra nelle nostre anime (…) La vita ecologica è anche vita psicologica. E se l'ecologia è anche psicologia, allora il "Conosci te stesso" diviene impossibile senza il "Conosci il tuo mondo "[2].
Pure Lady Macbeth vuole defemminilizzarsi quando invoca gli spiriti che apportano pensieri di morte:"unsex me here", snaturatemi il sesso ora, e riempitemi dalla testa ai piedi della crudeltà più orrenda (of direst cruelty). Il sangue di cui gronda la tragedia, nel suo corpo deve addensarsi e chiudere ogni via di accesso al rimorso ( Macbeth, I, 5). Quindi la donna chiama una densa notte che giunga avvolta nel più tetro fumo d'inferno perché il suo pugnale non veda la ferita che produce .
Poco più avanti questa creatura atroce immagina l'uccisione di un suo bambino piccolo:"Io ho dato latte: e so quanta tenerezza si prova nell'amare il bambino che lo succhia; ebbene io avrei strappato il capezzolo dalle sue gengive senza denti mentre egli mi avesse guardata in faccia sorridendo e gli avrei fatto schizzare via il cervello, se lo avessi giurato come tu hai giurato questo"(I, 7).
"La sua voce dovrebbe indubbiamente sollevarsi fino a raggiungere in "schizzar via il cervello", un urlo quasi isterico"[3].
L’identità criminale realizzata
Compiendo il delitto più atroce questa donna pensa di diventare quello che è:"Medea " la chiama la nutrice; ed ella risponde "fiam " (Seneca, Medea, v. 171), lo diventerò. "E' forse questo che si cerca attraverso la vita, null'altro che quello, la più grande sofferenza possibile per diventare se stessi prima di morire"[4].
La propria natura malvagia e infernale Medea può portarla a compimento solo dopo le nozze maledette e la maternità. Da ragazza, ella ricorda, tradì il padre, uccise e fece a pezzi il fratello Apsirto, per amore di Giasone, ma ora che è sposa e madre andrà oltre:"levia memoravi nimis:/ haec virgo feci; gravior exurgat dolor:/ maiora iam me scelera post partus decent " (vv. 48-50), ho ricordato misfatti troppo leggeri: questi li ho compiuti da ragazza; sorga un dolore più opprimente: maggiori delitti mi si addicono dopo il parto.
I delitti passati continuano a tornarle in mente per incoraggiarla a quello estremo di uccidere i figli. La Medea furiosa di Delacroix (1838) rovescia l'immagine della maternità, data dai seni nudi e dai bambini avvinghiati a lei, con il pugnale che stringe nella mano sinistra.
Anche Lady Macbeth è una donna che, per altre ragioni, non può permettersi la pietà: quando il marito, dopo l'assassinio del re, dà segni di pentimento dicendo :" This is a sorry sight ", questa è una vista pietosa, ella lo zittisce esclamando:"A foolish thought to say a sorry sight " (II, 2), è uno stolto pensiero dire vista pietosa! E' reperibile pure in questo dramma il tema dell'identità. La dark lady scozzese la trova nel soddisfacimento di un'ambizione assoluta la quale annienta ogni altro valore.
giovanni ghiselli
[1] Si pensi alla sciagurata strage di bambini del 3 settembre del 2004.
[2] J. Hillman, Variazioni su Edipo , p. 96.
[3]A. C. Bradley, La tragedia di Shakespeare, p. 403. Qualche pagina prima (370) Bradley scrive: "I versi più terribili della tragedia sono quelli del suo grido raccapricciante "Ma chi avrebbe mai pensato che quel vecchio avesse dentro tanto sangue?" (V, 1).
[4] L. F. Céline, Viaggio al termine della notte, p. 249.
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