venerdì 26 marzo 2021

La presenza degli autori classici nelle tragedie di Shakespeare. XIII. La presenza di Plutarco in Shakespeare

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La presenza di Plutarco in Shakespeare

Vita di Coriolano ( parallela alla Vita di Alcibiade) di Plutarco (45-125 ca)

Shakespeare, Coriolano

 

Il Fato nel Coriolano  (1608) di Shakespeare è la lotta di classe.

Shakespeare trae la trama da Plutarco.

Siamo nell’epoca successiva alla cacciata dei re da Roma (509 a. C.) . I plebei hanno avuto i tribuni della plebe (494) . Caio Marzio ha strappato Corioli ai Volsci (493) e ha avuto il soprannome di Coriolano.

Coriolano si candida al consolato ma il popolo respinge la sua candidatura poiché questo aristocratico nemico del popolo voleva eliminare il tribunato. I tribuni lo accusano di avere violato le leggi e lo fanno esiliare. Coriolano passa dalla parte dei Volsci e propone una spedizione contro Roma.

Giunto alle porte di Roma, potrebbe conquistarla, ma la madre e la moglie lo fanno tornare indietro

Livio lo fa morire serenamente tra i Volsci.

Plutarco invece scrive che i Volsci lo uccisero e Shakespeare segue questa versione

Una morale è che la città senza un capo diventa inerme.

Plutarco  afferma che una natura forte se non riceve un’educazione buona produce molti vizi, come un terreno fertile se non trova chi lo coltivi.

 Il vizio di Coriolano è l’alterigia.

La storia feudale raccontata da Shakeseare trova facilmente i suoi modelli nella storia romana.

 

L’apologo di Menenio Agrippa alla plebe secessionista sul Monte Sacro

Agrippa  racconta l’apologo delle menbra che si ribellarono contro lo stomaco e lo accusarono così- all the body’s members rebelled against the belly thus accused it:  di essere come un golfo like a gulf [1]

nel mezzo del corpo (I, 1, 93-95), torpido e nullafacente, sempre dedito a stiparsi di cibo, senza lavorare come il resto del corpo: “where the other instruments-did see and hear, devise, instruct, walk, feel,-and mutually participate, did minister- unto appetite and affection common of the whole body”  (I, 1, 99-104), dove invece gli altri apparati vedevano, udivano, pensavano, mandavano ordini, camminavano, sentivano, e si aiutavano a vicenda e provvedevano agli appetiti e ai bisogni comuni di tutto il corpo   

 

Un apologo che si trova sia in Livio sia in Plutarco il quale scrive che i plebei occuparono  o[ro"  o} nu'n iJero;n kalei'tai para; to;n   jAnivwna potamovn un colle che ora si chiama sacro presso il fiume Aniene.

Insomma l’attuale quartire monte Sacro in fono a via Nomentana.

La data tradizionale è quella del 494. Il senato allora mandò uno dei suoi membri più moderati e ben disposti verso il popolo.

 Agrippa andò dalla plebe secessionista e narrò il ben noto apologo: e[fh ga;r ajnqrwvpou ta; mevlh pavnta pro;" th;n gastevra stasiavsai kai; kathgorei'n aujth'"  wJ" movnh" ajrgou' kai; ajsumbovlou kaqezomevnh"  ejn tw'/ swvmati (6, 4) raccontava infatti che tutte le membra del corpo si ribellarono contro lo stomsco e lo accusarono di starsene, unica parte del corpo, inerte e senza contribuire mentre le altre parti per servire i suoi appetiti-eij" ta;" ejkeivnh" ojrevxei"- si sobbarcavano grandi  fatiche e servizi povnou" te megavlou" kai; leitourgiva" uJpomenovntwn .

   Lo stomaco rise della loro stupidità-th;n de; gastevra th" eujhqeiva" aujtw'n katagela'n-poiché ignoravano che lui trofh;n uJpolambavnei me;n eij" aujth;n a{pasan raccoglie sì, dentro di sé tutto il  nutrimento, ma poi lo rimanda e lo distribuisce alle altre parti del corpo ajnapevmpei d  j au\qi" ejx auJth'" kai; dianevmei toi" a[lloi" (6, 4).

  

Nel Coriolano di Shakespeare Agrippa racconta che  il ventre rispose (I, 1, 105) with a kind of smile - meidiavw con una specie di sorriso,  di essere il deposito the storehouse (I, 1, 131) e l’officina di tutto il corpo: io attraverso il tuo sangue rimando la sostanza del cibo fino al palazzo del cuore e  al trono del cervello I send it trough the rivers of your blood even to the court , the heart, to the seat of the brain (I, 1, 133-134).

Agrippa contrappone alla opposizione di classe  e alla rozza dicotomia  plebea una concezione organica della società che è appunto un grande organismo.

 

Bologna 26 marzo 2021 ore 21, 40

giovanni ghiselli

p. s

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[1] Late greek kovlfo"- greek. kovlpo"-Walter Skeat  Conciso dizionario etimologico della lingua ìnglese, Oxford 1984 I edizione1882.

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