NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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venerdì 3 settembre 2021

La scoperta dei detrattori.

Ora i detrattori del latino scoprono e mi rinfacciano che il latino e il greco sono stati insegnati male. Una denuncia che facevo ai giovani laureati in lettere antiche quando insegnavo, a contratto, didattica della letteratura greca con laboratorio nella SSIS di Bologna dal 2001 al 2010. Copio alcune righe della metodologia che elaborai all’epoca insegnando un metodo nuovo. "Pascoli, invitato a stendere una relazione sulle cause dello scarso rendimento degli alunni agli esami di licenza liceale, così si esprimeva:"Si legge poco, e poco genialmente, soffocando la sentenza dello scrittore sotto la grammatica, la metrica, la linguistica (…) Anche nei licei, in qualche liceo, per lo meno, la grammatica si stende come un'ombra sui fiori immortali del pensiero antico e li aduggia. Il giovane esce, come può, dal liceo e getta i libri: Virgilio, Orazio, Livio, Tacito! de' quali ogni linea, si può dire, nascondeva un laccio grammaticale e costò uno sforzo e provocò uno sbadiglio" . Inoltre: "I più volenterosi si svogliano, si annoiano, s'intorpidiscono (……) e i grandi scrittori non hanno ancora mostrato al giovane stanco pur un lampo del loro divino sorriso" . "Lo studio del greco e del latino si caratterizza soprattutto come uno studio linguistico di impronta grammaticale chiuso in se stesso e funzionale solo in minima parte alla lettura dei testi. In queste condizioni la realtà difficilmente può ripagare gli studenti degli sforzi fatti" . La grammatica e la sintassi servono a leggere i testi, la metrica aiuta a memorizzarli. Ho notato che i docenti a disagio con se stessi, incapaci di trovare una qualsiasi bellezza nei loro studenti e nella propria persona, i cattivi maestri che non amano gli autori, non li studiano e non li conoscono, sono coloro che per tali motivi preferiscono fermarsi alla tecnica morfologico-sintattica. Questa, vista come fine, quale punto di arrivo, può oscurare o limitare la bellezza della letteratura. "Qualcuno, chissà chi, v'ha scritto perfino una grammatica. Ma è una truffa volgare. A ogni regola ci vorrebbe la data e la regione dove si diceva così" . Tali parole le ho scritte e dette, senza leggerle trenta anni fa. Ma le pensavo già quando ero studente liceale qui a Pesaro (1960-1963). Il mio metodo di tipo comparativo, da me praticato molto prima che diventasse di moda, è sempre stato apprezzato e seguito dalla maggior parte dei miei studenti Alcuni di questi, divenuti bravi docenti mi hanno initato a tenere conferenze nelle loro scuole. Per quanto riguarda Benigni, pro et contra satis superque dictum est. Non ho altro da dire. Pesaro 3 settembre 2021 ore 9, 46 giovanni ghiselli

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