Adolfo De Carolis, Edipo re |
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Riprendo il commento dell’Edipo re di Sofocle presenterò a Siracusa il 9 giugno, se Dio vorrà.
Edipo re, vv 65-67.
Traduzione
“Sicché non da un sonno, mentre dormivo, mi svegliate;
ma dovete sapere che molto io ho lacrimato di già
e molte strade ho percorso con il vagare della mente".
Commento
65 w{st j : introduce la conclusione logica di quanto ha detto prima. oujc...eu[donta: Il re è insonne non solo per la sollecitudine che il capo deve al popolo sofferente (cfr. Eschilo, Sette a Tebe, vv.2-3) ma anche perché, al pari di Macbeth (2, 2), ha ucciso il sonno con i suoi delitti. Nell'Edipo a Colono (vv. 621-622) il protagonista dice che sarà il suo freddo cadavere a dormire. Ma in questa passività esso non rimarrà inattivo, siccome svolgerà un'azione in favore degli Ateniesi: berrà il caldo sangue dei Tebani aggressori.
Nietzsche in La nascita della tragedia (cap. 9) sostiene che "l'eroe raggiunge appunto nell'attitudine puramente passiva la sua attività suprema la quale continua ad agire molto al di là della sua stessa vita, mentre il cosciente tendere e sforzarsi della sua vita precedente lo ha condotto soltanto alla passività".
Edipo e Re Lear raggiungono la loro identità migliore nella passività: Edipo dice ai vecchi di Colono che possono temere il suono del suo nome ma non la sua persona: “ejpei; tav g j e[rga me-peponqovt j i[sqi ma'llon h{ dedrakovta” (Edipo aColono, 266-267), poiché, sappi che io ho subito le azioni piuttosto che farle
E il lunatic kung: “I am a man/more sinned against than sinning” (III, 2), io sono un uomo contro il quale si è peccato , più che un peccatore
66 dakruvsanta: participio retto da i[ste (imperativo di oi\da) e corrispondente a una proposizione oggettiva con il soggetto me.- Per la radice dakru- cfr. lacrima latino con questo passaggio dei suoni d>l.
Nel latino arcaico ci sono anche dacruma e dracuma.
67plavnoi": cfr. planavw faccio errare e divagare; intransitivo divago.
planhvth~ è l’errante, il vagabondo.
Gli errori sono gli arzigogoli, l'almanaccare dell'uomo che ha pensieri contorti e labirintici.
Quelli che raccontano la guerra divagano e si attribuiscono invece di condannarla come un crimine senza vincitori né vinti
Bologna primo maggio 2022 ore 20, 14
Giovanni ghiselli
p.s.
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