Virus magis triumphatum quam victum est.
La Repubblica tanto celebrata non è res populi. La conclamata democrazia è di fatto una oligarchia sempre più ristratta ed “esclusiva”, come si dice dei locali e delle località che i poveri non possono frequentare e dove una persona di buon gusto non dovrebbe mettere piede per nessuna ragione.
Il trionfo sul virus è una millanteria. Il tasso di positività è altalenante e la tendenza al ribasso non è stabile purtroppo. Ma la gente si affolla.
Questi trionfi fasulli mi fanno venire in mente quelli ridicolizzati da Tacito, nel 98 d. C., dei Romani sui Germani “tam diu Germania vincitur” (Germania 37, 2) , è da tanto tempo che la Germania viene sconfitta. Mai del tutto si intende. I successi dei Romani invero non sono mancati con Caio Mario, Druso, Nerone e Germanico, nec impune (37, 2), non senza perdite però.
Le vittorie dei Germani sui Romani sottrassero al popolo in breve spazio di tempo cinque eserciti consolari e tolsero ad Augusto le tre legioni di Varo
Nella chiusa del capitolo si trova la definitiva l’ironia sui trionfi di Domiziano: “Nam proximis temporibus triumphati magis quam victi sunt” (37, 5) nei tempi più recenti di fatto (i Germani) hanno subito più trionfi che sconfitte.
giovanni ghiselli
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