Raffigurazione di Penteo su un vaso greco |
“Egli è venuto in forma umana a Tebe per portare amore (ma mica quello sentimentale e benedetto dalle convenzioni!), e invece porta il dissesto e la carneficina. Egli è l’irrazionalità che cangia, insensibilmente e nella più suprema indifferenza, dalla dolcezza all’orrore. Attraverso essa non c’è soluzione di continuità tra Dio e il Diavolo, tra il bene e il male (Dioniso si trasforma, appunto, insensibilmente e nella più suprema indifferenza, dal giovane pieno di grazia che era al suo primo apparire in un giovane amorale e criminale. Sia come apparizione “benigna” che come apparizione “maledetta”, la società, fondata sulla ragione e sul buon senso - che sono il contrario di Dioniso, cioè dell’irrazionalità - non lo comprende. Ma è la sua stessa incomprensione di questa irrazionalità che la porta irrazionalmente alla rovina (alla più orrenda carneficina mai descritta in un’opera d’arte. Sono gli I. M. , per citare Elsa Morante, gli Infelici Molti, ossia la maggioranza, o la media, fondata sulla razionalità e sul buon senso, che non comprendono la grazia di Dioniso, la sua libertà, e, perciò, finiscono atrocemente nella strage: di cui peraltro la irrazionalità stessa è patrona. Quanti Péntei, nella nostra società (…) I Pentéi italiani sono dei mediocri, dei meschini imbecilli, neanche degni di essere dilaniati dalle Menadi ”[1].
I Pentei italiani di oggi sono quelli che diffondono e vogliono inculcare odio razzistico antirusso: contro ogni persona russa, contro la cultura russa, la medicina russa, il gas russo, le giornaliste e giornalisti russi pur invitate e invitati alle trasmissioni; insomma tutto ciò che è russo deve essere abominato e spregiato.
Scrittori, musicisti, artisti che, defunti da tempo, ci educano ancora, ragazze e ragazzi agonisti sportivi. Tutto da togliere di mezzo.
Nemmeno Hitler arrivava a escludere dalle olimpiadi gli atleti che non gli piacevano e gli davano dispiaceri vincendo. Ma ora, se - Dio non voglia! - una russa o un russo vincesse una gara, sarebbe un abominio intollerabile per chi dà questi ordini.
Direbbero che erano drogati, ma hanno preferito prevenire.
Quanti obbediscono a tale propaganda infamante e infame si aspettano un po’ di gratitudine e qualche regalo dai loro padroni e non si curano del fatto che decine di milioni di italiani sono contrari a questa russofobia siccome sono consapevoli che li danneggerà, e chiedono la pace.
Sarà la maggioranza del nostro popolo impoverito a punire questi razzisti odiosi. Sarà il nuovo Dioniso per loro.
Bologna 3 maggio 2022-ore 9, 13
giovanni ghiselli
p. s
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[1] Pasolini, Saggi sulla politica e sulla società,p p. 1142-1143
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