Nelle Rane di Aristofane due schiavi si vantano della loro riottosità con i padroni: passano molto tempo mandando accidenti, origliando parakouvwn (750), facendo pettegolezzi, impicciandosi di tutto.
Una gioia per loro, ne vanno pazzi.
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Nel mondo carnevalesco e rovesciato degli schiavi plautini[1] al posto del valore forte della fides troviamo quello della perfidia , la santa protettrice dei servi:" Perfidiae laudes gratiasque habemus merito magnas" (Asinaria, v. 545), abbiamo ragione di elogiare e ringraziare assai la mala Fede, dice lo schiavo Libano allo schiavo Leonida.
Gli ex schiavi, i liberti, acquisiranno un enorme potere nel corso del tempo e la regola dei rapporti umani diverrà questa Lupus est homo homini, non homo, quom qualis sit non novit” (Asinaria, 495) quando non si di che tipo sia.
Cfr. viceversa Cecilio, contemporaneo di Plauto, homo homini deus (fr. 265 R.).
In troppe trasmissioni televisive vediamo l’arroganza degli asserviti al potere che maltrattano quelli lontano dal potere e privi di ogni protezione.
Bologna 17 novembre 2021 ore 17, 26
giovanni ghiselli
p. s.
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