Platone propugna la fuoriuscita da casa delle
donne ‘perbene’, il loro libero commercio con gli uomini e la loro funzione
primaria nella difesa della patria.
Demostene
in Contro Neera scrive: la convivenza
matrimoniale consiste nel fare figli legittimi.
Noi ci teniamo le cortigiane per il nostro
piacere, le concubine per la cura quotidiana del corpo, le mogli per la
procreazione della prole legittima e per avere una fida custode del focolare”
(§ 122).
Platone
non solo si propone di abbattere la bandiera del perbenismo ma si spinge ad
affermare : “molte donne sono migliori di molti uomini in molti campi” (Repubblica V, 455d, gunai'ke" mevntoi pollai; pollw'n ajndrw'n
beltivou" eij" polla;). Parole del personaggio Glaucone.
Subito prima Socrate aveva detto che le donne
sono superiori agli uomini nel tessere e nel preparare focacce e pasticci.
Dopo
che ha risposto Glaucone, Socrate aggiunge che le predisposizioni sono
ugualmente disseminate nei due sessi (ojmoivw" diesparmevnai aij fuvsei") , solo che la
donna è in tutto più debole (455d). Intende fisicamente, ma non è sempre così.
Se
“la medicina non è una scienza esatta, anzi nemmeno una scienza” come ebbe a
dirmi il compianto Carlo Flamigni, tanto meno lo sono i giudizi generici che
gli ignoranti danno su tutto le donne e le ignoranti su tutti gli uomini.
Ignoranti e canaglia razzista.
giovanni
ghiselli
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