sabato 6 novembre 2021

Dio benedica bambina saggia di Glasgow.

 

Leggo a pagina 6 di “la Repubblica” di oggi, 6 novembre 2021:

“Glasgow-A sei anni, Nina Cassidy ha scitto al governo scozzese. Perché lo hai fatto?

“Perché c’è troppa plastica a scuola”, ci sussurra timida”.

Dall’inviato  Antonello Guerriera.

 

Ecco, questa bambina di sei anni non si è fermata al bla bla ma ha detto qualcosa di vero, di concreto, di sostanziale.

Quando torno dalla spesa e la dispongo nel frigorifero, casa mia si riempie di plastica. Le cosiddette confezioni riuniscono diverse unità, talora pure unità diverse, in un contenitore di plastica affinché non sia possibile comprare un solo pezzo. La plastica è dappertutto, riempie i bidoni della spazzatura, i cassonetti, le strade, le spiagge, i mari e i monti.

Se si vuole davvero ripulire la terra e ridurre i veleni dobbiamo ridurre i consumi.

Ora invece la più grande preoccupazione, la più estesa è il fatto che per Natale l’aumento dei contagi  possa trattenere la gente dallo spendere la tredicesima in cose per lo più inutili, anzi dannose siccome foriere di inquinamento.

Le ancora tante morti per covid non preoccupano né disturbano quanto il fatto che uomini e donne non possano precipitarsi in massa a comprare portandosi dietro i figli e insegnando loro che così si deve fare.

Aggiungo che l’inflazione e il rialzo dei prezzi alzerà anche il numero dei caduti in miseria, di quanti cioè non possono acquistare nemmeno l’essenziale.

Ma questo fatto penosissimo non preoccupa poiché verrà compensato dagli sprechi di chi vorrebbe possedere ogni cosa e compra di tutto.

Questa volta sono solidale con i giovani arrabbiati che a Glasgow protestano contro la plastica che è presente ovunque, appiccicosa quanto la colla, brutta quanto il buio e il freddo del nostro scontento.

“Non si può affrontare la minaccia del cambiamento climatico con gli stessi vecchi metodi” ha gridato Greta. Certo che no.

Bisogna però chiarire quali essi siano.

I vecchi metodi sono le strade (oJdoiv) seguite appunto metodicamente per incrementare il PIL ossia le vendite, lo spreco, lo sporco.

Il nostro pianeta, almeno da queste parti di massima “civilizzazione”, sta diventando una discarica.

Dio benedica Nina Cassidy, la bambina seienne di Glasgow che ha capito molto.

 

Bologna 6 novembre 2021 ore 19, 55

Giovanni ghiselli

p. s

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