Il
successo.
Ieri,
dalla Gruber, Sallusti ha affermato che Draghi
ha avuto un successo imbarazzante. Draghi piace alla destra.
Sallusti
non è antipatico ma è un visionario del successo. Scanzi ieri ne è stato piuttosto il veggente e ha ridimensionato la trombonata.
La
scalata verso il successo decretato dall’esterno è spesso precaria, mal
situata, e si fa presto a ridiscendere
la china. Non ostanti le proclamazioni di sviluppo che si sta inerpicando verso
le vette, rimangono troppi poveri e maltrattati la cui rabbia può esplodere nei
confronti delle sperequazioni e le ingiustizie evidenti. Queste dovrebbero
imbarazzare davvero e preoccupare anche i privilegiati
Rampini
nell’ultimo inserto del sabato di “la Repubblica” compiange le donne
sacrificate al successo del marito . Tra queste mette la propria moglie.
Obietto
che Rita Levi Montalcini non lo ha fatto perché aveva qualcosa di meglio e di
suo da fare. Quelle che lo facevano seguivano, è vero, il costume generale, i
mores della maggioranza cui non è facile sottrarsi, ma non solo quelli: nella
scelta di vita entra sempre anche e soprattutto il carattere di ciascuno.
Questo
vale pure per gli uomini: personalmente non mi sono sposato e non ho messo al
mondo dei figli perché ho voluto seguire fino in fondo la mia vocazione di
studioso e di curioso delle persone.
Il
successo che volevo, quello dell’educatore l’ho ottenuto e rifarei quello che ho fatto
anche se cambiassero i mores, i costumi e le usanze.
Questo
è stato il mio compito nella vita e lo è ancora
Saluti
Bologna
2 novembre 2021 10, 35
giovanni
ghiselli
p.
s
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