giovedì 4 novembre 2021

Le magnifiche sorti. Progressive e regressive.


Oggi si festeggiano non solo le magnifiche sorti e progressive ma anche le magnifiche e regressive, ossia la “meravigliosa” vittoria nella prima guerra mondiale.

La mia replica parte da una citazione di Don Lorenzo Milani. Poi dirò la mia. “Avete detto ai vostri ragazzi che quella guerra si poteva evitare? Che Giolitti aveva la certezza di poter ottenere gratis quello che poi fu ottenuto con 600.000 morti? Che la stragrande maggioranza della Camera era con lui (450 su 508?) Era dunque la patria che chiamava alle armi? E se anche chiamava, non chiamava forse a una “inutile strage?” (l’espressione non è di un vile obiettore di coscienza da di un papa”)

L’obbedienza non è più una virtù, p. 16.

Queste le regressive.

 

 

Quanto alle progressive, progrediscono i contagi e i licenziamenti: lavoratori cacciati con una lettera o una telefonate e famiglie che cadono nella povertà se non anche nella miseria.

C’è davvero poco da festeggiare nell’anniversario della cosiddetta vittoria sugli stranieri oppressori della Patria

Concludo citando di nuovo don Lorenzo, prezioso maestro e caro amico: “io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri” (Opera citata, p. 12). Condivido

Bologna 4 novembre 2021 ore 19, 33

giovanni ghiselli

p. s

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