domenica 7 novembre 2021

Aristofane e Michela Murgia.


 

Nelle Vespe di Aristofane il vecchio Filocleone sa che per sopravvivere ha bisogno di  fare il giudice. Il figlio lo chiude in casa.

Allora il padre cerca di usare il trucco di Odisseo il quale per sfuggire al Ciclope si era nascosto sotto un montone: Filocleone dice che è necessario vendere un asino, poi lo  manda fuori dopo che si è attaccato alla pancia dell’animale rendendosi invisibile ai suoi carcerieri (Vespe, 180).

 

L’episodio del montone si trova nel IX canto dell’Odissea -430 ss.-ed è indicativo del riuso che gli scrittori migliori fanno degli autori precedenti.

 La coscienza di non dire nulla di completamente nuovo si trova già negli autori antichi: Eschilo diceva che le sue tragedie erano fette del grande banchetto omerico (Aijscuvlo" o}" ta;" auJtou' tragw/diva" temavch ei\nai e[legen tw'n   JOmhvrou megavlwn deivpnwn"[1]); Callimaco afferma: "ajmavrturon oujde;n ajeivdw"[2], non canto nulla che non sia testimoniato.

 

Odisseo dunque racconta ai Feaci come è sfuggito alla vendetta di Polifemo: pavnta" de; dovlou" kai; mhvtin u{fainon- w{ste peri; yuch'" (Odissea, IX, vv. 422-423), tessevo tutti gli inganni e ogni astuzia poiché era in gioco la vita.

 

Insomma quando entra in gioco la sopravvivenza bisogna impiegare tutti i mezzi a disposizione per sopravvivere.

Oggi 7 novembre 2021 leggo queste parole che il numero odierno del settimanale “L’espresso” attribuisce a Michela Murgia

: “Cari scrittori maschi eterosessuali, non sentitevi coraggiosi e alternativi. Siete noiosi conservatori di un mondo fatto a vostra misura” scritto in caratteri rossi.

Questo accomunare in una sola categoria biasimata un popolo intero o un genere o anche tutti quanti esercitano un’attività non delinquenziale, cara Murgia è razzismo.

Avevi cominciato bene, ma da qualche tempo hai bisogno di queste becerate probabilmente per farti riempire la greppia.

Io sono un maschio eterosessuale, ho scritto diversi libri scolastici e da otto anni scrivo sul blog, Qualcuno mi ha letto e mi legge ancora.

Ho quasi 77 anni, ho insegnato per 41 anni (1969-2010) nella scuola pubblica a centinaia di studenti compresi tra gli undici e i 25 anni. Ora tengo conferenze e vivo con una pensione di 1900 euro al mese che mi faccio bastare senza farmi mancare niente di cui ho davvero bisogno.

Perciò nello scrivere e nel tenere conferenze faccio uso di una totale parresia che significa libertà di parola, ma probabilmente tu non hai bisogno della traduzione. Ripeto ti ho sentita dire anche cose intelligenti. Lascia perdere questo razzismo stantio che non fa onore a te né agli omosessuali né alle donne. Non sei la loro paladina. Il razzismo è odioso contro chiunque si rivolga e non aiuta nessuno.

 

Bologna 7 novembre 2021

 giovanni ghiselli

p. s

Statistiche del blog

Sempre1179290

Oggi149

Ieri241

Questo mese1931

Il mese scorso8104



[1] Ateneo (II-III sec. d. C.) I Deipnosofisti, VIII, 39.

[2] Fr. 612 Pfeiffer.  

Nessun commento:

Posta un commento

Presentazione della prossima conferenza- 26 aprile 2024 nell’Hotel Alexander di Pesaro

Sintesi della biografia. Può essere abbreviata o pure saltata.   Giovanni ghiselli è nato a Milano nel 1944. Dal 1946 al 1963 è vissuto ...