Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna - Tutte le date link per partecipare da casa: meet.google.com/yj...
venerdì 5 novembre 2021
Cristianesimo e comunismo.
Papa Francesco, vicario di Cristo, ha detto che al comunismo sono arrivati prima i Cristiani.
Leggiamo gli Atti degli Apostoli.
Actus Apostolorum, II, 44-45 “Omnes autem qui crediderant erant pares et habebant omnia communia, et possessiones et substantias vendebant et dividebant illas omnibus, prout cuique opus erat”
Tutti quelli diventati credenti stavano insieme e tenevano tutto in comune, vendevano possessi e beni e ne facevano parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno,
Multitudinis autem credentium erat cor unum et anima una; nec quisquam eorum, quae possidebat, aliquid suum esse dicebat; sed erant illis omnia communia (4, 32)
La moltitudine dei credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva che era sua proprietà quello che possedeva ma tutte le loro cose erano in comune.
Ho citato più di una volta Sant’Ambrogio (340-397) il quale nel De Nabuthae già ricordato da papa Francesco scrive: “Non de tuo largiris pauperi sed de suo reddis” (53), non concedi del tuo al povero, ma gli rendi del suo.
giovanni ghiselli
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento