Nella gara letterario delle Rane di Aristofane, il personaggio Euripide dice di essere kreivttwn superiore rispetto a Eschilo anche se colui si darà delle arie- ajposemnunei'tai.
Chiama il rivale “oratore che affastella vanterie”, uno che ha la bocca senza freni, né controllo, insomma “priva di porte- ajquvrwton stovma-“ 838.
Sono caratteristiche del demagogo prepotente. Nell’ Oreste di Euripide parla un demagogo Argivo-non Argivo con la lingua pure lui appunto priva di porta ajqurovglwsso" (v. 903). E’ presentato come un fautore di malefatte.
Ora tale bocca sfrenata è tipica del conduttore televisivo che nel porre la domanda deve dire a lungo la propria opinione sull’argomento, poi lascia all’ospite poco tempo e poche parole di risposta.
A meno che sia l’ospite fisso, quello che deve convalidare le tesi del sistema che strapaga certi personaggi assunti nelle televisioni perché organizzino il consenso.
Non prestare attenzione a chi parla è un segno sicuro di maleducazione e volgarità.
Il contrario dello stile di Anna Karenina del conte Tolstoj:" Levin riconobbe le maniere piacevoli della donna del gran mondo, sempre calma e naturale (…) Non soltanto Anna parlava con naturalezza e intelligenza, ma con un'intelligenza noncurante, senza attribuire alcun pregio ai propri pensieri e attribuendo invece gran pregio ai pensieri dell'interlocutore"[1] .
Dovrebbero lasciarsi rieducare da tali personaggi della letteratura i plebei prepotenti come quelli che abbiamo visto ieri a Carta Bianca mentre zittivano con protervia arrogante una donna invitata alla trasmissione ignorando il rispetto e la cortesia dovuti all’ospite.
Bologna 17 novembre 2021 ore 19, 20
giovanni ghiselli
p. s.
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