Vengono
fatte pressioni su ragazze e ragazzi perché studino i numeri piuttosto che le
lettere.
Ci
piacciono le discipline dove riusciamo bene. Facciamo bene a impegnarci in
queste. Vittorio Alfieri e Dino Campana.
Vittorio
Alfieri non era incline alla geometria: “Di quella geometria, di cui io feci il
corso intero, cioè spiegati i primi sei libri di Euclide, io non ho neppur mai
intesa la quarta proposizione; come neppure la intendo adesso; avendo io sempre
avuta la testa assolutamente anti-geometrica” ( Vita, 2, 4).
Resta da capire perché il poeta Dino Campana si iscrisse a Chimica. Piacerebbe
pensare che, come il romantico Piercy Shelley, ne sentisse il
fascino nascosto. invece fu per sbaglio. Lo confessò lui stesso: “Io studiavo
chimica per errore e non ci capivo nulla. Non la capivo affatto. La presi per
errore, per consiglio di un mio parente. Io dovevo studiare lettere. Se
studiavo lettere potevo vivere….Le lettere erano una cosa più equilibrata…..La
chimica non la capivo assolutamente, quindi mi abbandonai al nulla”.
giovanni ghiselli
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