mercoledì 3 novembre 2021

La paura dell'istinto nell'uomo e la sua forza nella donna.


La vedova Ghismunda che pure è " giovane e gagliarda e savia"  nel Decameron  (IV, 1) di Boccaccio sostiene la naturalezza della  passione carnale  difendendo il proprio sentimento amoroso per il giovane valletto Guiscardo "uom di nazione assai umile ma per vertù e per costumi nobile", davanti al padre Tancredi, principe di Salerno che non la capisce:" Esserti ti dové, Tancredi, manifesto, essendo tu di carne, aver generata figliuola di carne e non di pietra o di ferro (...) Sono adunque, sì come da te generata, di carne, e sì poco vivuta, che ancora son giovane, e per l'una cosa e per l'altra piena di concupiscibile disidero, al quale maravigliosissime forze hanno date l'aver già, per essere stata maritata, conosciuto qual piacere sia a così fatto disidero dar compimento. Alle quali forze non potendo io resistere, a seguir quello che elle mi tiravano, sì come giovane e femina, mi disposi e innamora'mi".

 Il padre però uccide l'amante della figliola e questa si uccide.

 

Molto più comprensivo di Tancredi nei confronti dell'istinto femminile è  Leopold Bloom nell'Ulisse  di Joyce :"Tinnulo calessino[1]. Lei voleva andare. Ecco perché. Donna. Tanto vale fermare il mare-  Jingle jaunty. Too late. She longed to go. That's way. Woman. As easy to stop the sea"[2].

 

. Cfr.  Seneca: "Non rapidus amnis, non  procellosum mare -

 (…) possit inhibere impetum- irasque nostras : sternam et evertam omnia (…) Amor timere neminem verus potest "(Seneca, Medea, 411-416)

E' Medea che parla.

 

E' la teoria per la quale la donna dà maggiore importanza dell'uomo all'accoppiamento e all'amore, una teoria invero che ora, tra le cosiddette donne in carriera, sta perdendo credito, ma solo fino a un certo punto.

 

Bologna 3 novembre 2021 11, 26

giovanni ghiselli

p. s.

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[1] Il carrozzino che porta Boylan all'appuntamento erotico con Molly, la Penelope di questo Ulisse.

[2]J. Joyce, Ulisse , p. 372, 246 nel testo inglese.

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