sabato 20 novembre 2021

La mia confutazione dell’antiscienza.


 

Sergio Mattarella ha detto che bisogna vincere l’antiscienza.

Io intanto ho tolto fiducia a quegli “scienziati” che sbagliano sistematicamente le previsioni. E’ dall’estate del 2019  che ripetono “ il virus è prossimo a sparire”, poi invece al ritorno del freddo e delle brume si è puntualmente ripresentato.

C’è  per giunta un’altra pseudoverità scientifica che esecra il caldo quale latore di morte del pianeta, mentre ci ha regalato se non altro due tregue stagionali da questo flagello.

L’inquinamento c’è ed è grave, mentre il tanto demonizzato riscaldamento se c’è ai poli, da noi non lo sentiamo e, comunque, quando qui fa caldo si sta meglio e si muore meno di quando fa freddo.

Dire che anche il maltempo con tanta pioggia non calda dipende dal riscaldamento globale equivale all’imperialistico adagio si vis pacem para bellum. L’imperialismo economico  e consumistico attuale vuole vendere altre automobili, automobili di altro tipo, come fa ogni poco tempo con i computer, i cellulari e così via.  

 Non è stato il riscaldamento globale a fare morire per ipotermia i bambini e gli adulti respinti dalla Polonia.

Se vogliamo onorare la scienza dobbiamo tenere conto dei fatti.

Quando questi smentiscono le chiacchiere dei presunti scienziati, dobbiamo smettere di credere a costoro. E’ una prima battaglia da vincere contro l’antiscienza.

Aggiungo che la scienza deve essere non solo il sapere neutro e impolitico to; sofovn, sapere come vanno i fatti materiali, ma anche sapienza, conoscenza della letteratura, della storia, della filosofia, dell’arte, della educazione, della politica,  pratica del buon gusto, della cortesia, della lealtà, della generosità una sofiva (hJ sofiva, femminile dunque, produttrice di vita) di cui sentiamo la mancanza nella maggior parte degli “scienziati” che borbottano o gridano screanzati nelle televisioni ripetendo analisi che vengono il più delle volte smentite dalla realtà effettuale delle cose.

 

Caro presidente Mattarella, ha detto bene Euripide molti secoli fa: il sapere non è sapienza e il potere non è potenza.

 

A chi la volesse posso mandare la citazione in greco. Magari aggiungendo Tucidide, Machiavelli e altri ancora. Letterati, storiografi, filosofi e scienziati veri. Non fasulli.

 

Bologna 20 novembre 2021 ore 9, 58

giovanni ghiselli

p. s.

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