Ho visto il film “Miss Marx”. Mi è piaciuto.
Questa donna, figlia del filosofo, è una di quelle persone la cui disgrazia è definita da Karl Marx con queste parole:"Se tu ami senza suscitare una amorosa corrispondenza, cioè se il tuo amore non produce una corrispondenza d'amore, se nella tua manifestazione vitale di uomo amante non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una disgrazia"[1].
La figlia di Marx può entrare nel novero delle donne innamorate e non contraccambiate, spesso anche abbandonate. Talora arrivate al suicidio.
Da Arianna, a Medea, a Ipsipile, a Didone, a Deidamia, a Calipso, per nominarne solo alcune
Di queste ci occuperemo nel mio prossimo corso sulle donne nell’epica greca e in quella latina. Il loro sbaglio, a parer mio, è stato quello di non prevenire l’uomo, di non essere loro a lasciarlo per prime. Ma avevano già fatto un altro sbaglio: quello di non capire lo scarso valore di quegli individui e del loro rapporto squilibrato, malato con tali persone né belle né buone.
gianni
Nessun commento:
Posta un commento