martedì 22 settembre 2020

Il risultato delle elezioni nelle Marche

indiga serviti fervebat litore plebes” (Lucano, Pharsalia, IX, v. 254),

la plebe, bisognosa di farsi schiava, brulicava sulla spiaggia.

Questo non è successo a Pesaro siccome l’estate è finita. Ieri, il secondo giorno delle elezioni e dei risultati, per giunta pioveva.

Eppure il responso delle urne non è stato quello che avrebbero voluto i più accorti, quelli che frequentano i licei buoni, massime i classici, nei centri storici della città più colte.

Io, come ho già scritto, ho votato NO e il candidato del PD Mangialardi.

 

Sono dunque tra gli sconfitti in entrambe le graduatorie. Sicuramente non mi convertirò al Sì né al candidato dei Fratelli d’Italia che ha vinto qui nelle Marche, tuttavia i classici che frequento da quando ho imparato a leggere mi suggeriscono di accettare il destino. Prevedo che il Sì avvantaggerà l’oligarchia e danneggerà la democrazia e temo che anche il nuovo governatore marchigiano possa peggiorare la situazione, eppure mantengo il mio Amor Fati.

 

Un paio di citazioni

Amor fati è la mia intima natura , “das ist  meine innerste Natur[1].

Del resto ogni persona secondo Nietzsche coincide con il suo destino: "Il fatalismo turco contiene l'errore fondamentale di contrapporre fra loro l'uomo e il fato come due cose separate…In verità ogni uomo è egli stesso una parte di fato… Tu stesso, povero uomo pauroso, sei la Moira incoercibile che troneggia anche sugli dèi"[2].

 Cfr. h\qo~ ajnqrwvpw/ daivmwn[3] di Eraclito.

E' tanto tipicamente ellenico questo "amore del fato" che nel romanzo espressionista Berlin Alexanderplatz  di Alfred Döblin leggiamo:" Non si deve fare il grande con la propria sorte. Io sono nemico del fato. Non sono greco io; sono berlinese"[4].

Nemmeno io sono greco, sono pesarese, eppure sono amantissimo dei Greci che mi hanno insegnato il più e il meglio di quello che so, e ho fiducia che con l’intelligenza e la forza una sconfitta si possa ribaltare in un successo.

Grazie a questa convinzione, ho funzionato in tale maniera nel lavoro e nell’amore.

Quindi nemmeno questa volta dispero: trarrò bene dal male e intelligenza dei fatti dal dispiacere di ieri

 

Baci

gianni



[1] F. Nietzsche, Ecce homo, p. 92.

[2]Nietzsche, Umano troppo umano, vol. II, pp. 155-156.

[3] Fr. 91 Diano, il carattere è il destino dell’uomo). 

[4] Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz, p. 63.

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