“indiga serviti fervebat litore
plebes” (Lucano, Pharsalia, IX, v. 254),
la plebe, bisognosa di farsi schiava, brulicava sulla spiaggia.
Questo non è successo a Pesaro siccome l’estate è finita. Ieri, il secondo
giorno delle elezioni e dei risultati, per giunta pioveva.
Eppure il responso delle urne non è stato quello che avrebbero voluto i più
accorti, quelli che frequentano i licei buoni, massime i classici, nei centri
storici della città più colte.
Io, come ho già scritto, ho votato NO e il candidato del PD Mangialardi.
Sono dunque tra gli sconfitti in entrambe le graduatorie. Sicuramente non
mi convertirò al Sì né al candidato dei Fratelli d’Italia che ha vinto qui
nelle Marche, tuttavia i classici che frequento da quando ho imparato a leggere
mi suggeriscono di accettare il destino. Prevedo che il Sì avvantaggerà
l’oligarchia e danneggerà la democrazia e temo che anche il nuovo governatore
marchigiano possa peggiorare la situazione, eppure mantengo il mio Amor
Fati.
Un paio di citazioni
Amor fati è la mia
intima natura , “das ist meine innerste Natur[1].
Del resto ogni persona secondo
Nietzsche coincide con il suo destino: "Il fatalismo turco contiene
l'errore fondamentale di contrapporre fra loro l'uomo e il fato come due cose
separate…In verità ogni uomo è egli stesso una parte di fato… Tu stesso, povero
uomo pauroso, sei la Moira incoercibile che troneggia anche sugli dèi"[2].
Cfr. h\qo~
ajnqrwvpw/ daivmwn[3] di
Eraclito.
E' tanto tipicamente ellenico questo "amore del fato" che nel
romanzo espressionista Berlin Alexanderplatz di Alfred
Döblin leggiamo:" Non si deve fare il grande con la propria sorte. Io sono
nemico del fato. Non sono greco io; sono berlinese"[4].
Nemmeno io sono greco, sono pesarese, eppure sono amantissimo dei Greci che
mi hanno insegnato il più e il meglio di quello che so, e ho fiducia che con
l’intelligenza e la forza una sconfitta si possa ribaltare in un successo.
Grazie a questa convinzione, ho funzionato in tale maniera nel lavoro e
nell’amore.
Quindi nemmeno questa volta dispero: trarrò bene dal male e intelligenza
dei fatti dal dispiacere di ieri
Baci
gianni
[1] F. Nietzsche, Ecce homo,
p. 92.
[2]Nietzsche, Umano
troppo umano, vol. II, pp. 155-156.
[3] Fr. 91 Diano, il carattere è il
destino dell’uomo).
[4] Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz, p. 63.
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