Argomento
Cesare raggiunge l’Egitto e riceve
in dono la testa di Pompeo da Tolomeo XIII che gli si offre quale cliens. Il
clientelismo, con il favoritismo e le raccomandazioni, quale vizio tipicamente
e peculiarmente italico: dal V secolo a. C. al caso attualissimo dell’esame
truccato di Perugia per favorire la cosiddetta signora del calcio italiano.
Cesare dunque parte dall’Asia e si
lascia indietro Rodi sul mare schiumoso Pelagoque Rhodon spumante
relinquit (1003).
Septima nox (…) ostendit
Phariis Aegyptia litora flammis” mostra le spiagge egizie sotto le luci di
Faro.1005.
Ma pima che Cesare entrasse nel
porto orta dies mocturnam lampada texit (1006), la luce del
nuovo giorno coprì il faro notturno.
Il lido era pieno di confusione - plena
tumultu litora e ac dubiis veritus se credere regnis,temendo
di affidarsi a regni dalla situazione politica incerta, abstinut
tellure rates, tenne lontane dalla terra le navi.
Sed satelles regis, una guardia del corpo del re
porta dira dona: “colla gerit Magni Phario velamine tecta” (1012)
e si diede ad adulare Cesare: lo chiama Romanae maxime gentis (1014)
e gli dice che Pellaeus rex, Tolomeo, il re originario di Pella,
gli risparmia le fatiche di guerra e di mare e gli mostra quello che solo mancò
alle armi di Emazia.
Il satelles dice a
Cesare: “accipe regna Phari quaesita nullo cruore” (1022) e gli offre il
re d’Egitto come degno cliente: “accipe dignum clientem.
Lo Stato romano esportava ovunque
fosse giunto il suo sistema clientelare già codificato nella prima raccolta di
leggi del V secolo a. C.
Questo vizio tipicamente italico
secondo me risale al rapporto patrono cliente codificato già nelle leggi delle
XII tavole del 451 - 450 con queste parole: “Patronus si clienti fraudem fecerit,
sacer esto " VIII, 2, sia maledetto il patrono se ha commesso una frode contro il
cliente.
Tito Livio sotto Augusto che voleva ripristinare gli antiqui mores celebra
questo antico codice definendolo fons omnis publici privatique iuris (Ab
urbe condita libri III, 34, 6), fonte di ogni diritto pubblico e privato.
Virgilio, un altro autore che sostiene il potere di Augusto e gli fa una
propaganda smaccata
La maggior parte delle leggi restano
lettera morta ma questa culla e fonte del clientelismo è rimasta viva “Il
rapporto clientelare si configura come un’organizzazione mafiosa che garantisce
l’omertà, e il successo dei disonesti”. (L. Perelli, La corruzione
politica nell’antica Roma, p. 31).
Come abbiamo visto di nuovo nel
recentissimo favoritismo reso al calciatore comprato dalla Juventus questo mal
costume tipicamente italico sussiste nella nostra Repubblica.
La prima Bucolica di
Virgilio rappresenta al meglio il sentimento legato alla raccomandazione, una
pratica tanto presente in Italia da essere emblematica del costume degli
Italiani: un proprium et peculiare vitium della nostra gente.
Pesaro 27 settembre 2020 ore 10, 10
p. s
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