NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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domenica 27 settembre 2020

Lucano LVI. Pharsalia IX (vv. 1003-1022). Il clientelismo e il favoritismo quali vizi italici: dal codice del V secolo a. C. al caso di Perugia

Argomento

Cesare raggiunge l’Egitto e riceve in dono la testa di Pompeo da Tolomeo XIII che gli si offre quale cliens. Il clientelismo, con il favoritismo e le raccomandazioni, quale vizio tipicamente e peculiarmente italico: dal V secolo a. C. al caso attualissimo dell’esame truccato di Perugia per favorire la cosiddetta signora del calcio italiano.

 

Cesare dunque parte dall’Asia e si lascia indietro Rodi sul mare schiumoso Pelagoque Rhodon spumante relinquit (1003).

 Septima nox (…) ostendit Phariis Aegyptia litora flammis” mostra le spiagge egizie sotto le luci di Faro.1005.

Ma pima che Cesare entrasse nel porto orta dies mocturnam lampada texit (1006), la luce del nuovo giorno coprì il faro notturno.

Il lido era pieno di confusione - plena tumultu litora e ac dubiis veritus se credere regnis,temendo di affidarsi a regni dalla situazione politica incerta, abstinut tellure rates, tenne lontane dalla terra le navi.

Sed satelles regis, una guardia del corpo del re porta dira dona: “colla gerit Magni Phario velamine tecta” (1012) e si diede ad adulare Cesare: lo chiama Romanae maxime gentis (1014) e gli dice che Pellaeus rex, Tolomeo, il re originario di Pella, gli risparmia le fatiche di guerra e di mare e gli mostra quello che solo mancò alle armi di Emazia.

Il satelles dice a Cesare: “accipe regna Phari quaesita nullo cruore” (1022) e gli offre il re d’Egitto come degno cliente: “accipe dignum clientem.

Lo Stato romano esportava ovunque fosse giunto il suo sistema clientelare già codificato nella prima raccolta di leggi del V secolo a. C.

Questo vizio tipicamente italico secondo me risale al rapporto patrono cliente codificato già nelle leggi delle XII tavole del 451 - 450 con queste parole: Patronus si clienti fraudem fecerit, sacer esto " VIII, 2, sia maledetto il patrono se ha commesso una frode contro il cliente.

Tito Livio sotto Augusto che voleva ripristinare gli antiqui mores celebra questo antico codice definendolo fons omnis publici privatique iuris (Ab urbe condita libri III, 34, 6), fonte di ogni diritto pubblico e privato. Virgilio, un altro autore che sostiene il potere di Augusto e gli fa una propaganda smaccata 

La maggior parte delle leggi restano lettera morta ma questa culla e fonte del clientelismo è rimasta viva “Il rapporto clientelare si configura come un’organizzazione mafiosa che garantisce l’omertà, e il successo dei disonesti”. (L. Perelli, La corruzione politica nell’antica Roma, p. 31).

Come abbiamo visto di nuovo nel recentissimo favoritismo reso al calciatore comprato dalla Juventus questo mal costume tipicamente italico sussiste nella nostra Repubblica.

La prima Bucolica di Virgilio rappresenta al meglio il sentimento legato alla raccomandazione, una pratica tanto presente in Italia da essere emblematica del costume degli Italiani: un proprium et peculiare vitium della nostra gente.

 

Pesaro 27 settembre 2020 ore 10, 10

 

p. s

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